Locri, nell’Aula Magna della scuola, gli allievi delle classi terze hanno seguito, con grande interesse, il secondo Convegno, inerente al percorso, dal titolo “Scheletro? Tendini? Muscoli? Quanti perché!”
Grande ed emozionante giornata, quella vissuta dal Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dal Dirigente Carmela Rita Serafino, giorno 7 Aprile. Nell’Aula Magna della scuola, gli allievi delle classi terze, che seguono il percorso di Biologia con curvatura Biomedica, e altri ragazzi delle quarte e delle quinte classi, hanno seguito, con grande interesse, il secondo Convegno, inerente al percorso, dal titolo “Scheletro? Tendini? Muscoli? Quanti perché!”. L’evento, patrocinato dall’Ordine dei medici della Provincia di Reggio Calabria ed in collaborazione con il Comitato Regionale FIDAL Settori Studi e le ACLI di Reggio Calabria, è stato moderato egregiamente dalla prof.ssa Marilena De Marte, coordinatore -responsabile del percorso biomedico. Nell’intervento di apertura la docente coordinatrice ha affermato: “Il Convegno di oggi si inserisce in un articolato percorso di formazione, che ha l’obiettivo di arricchire la preparazione degli allievi, allargando i loro orizzonti culturali, in coerenza con il modello educativo proprio dello Zaleuco”. Ha, poi, presentato le tematiche che sarebbero state oggetto di discussione, evidenziandone il valore scientifico, anche per gli effetti positivi che queste conoscenze possono avere nella fase dello sviluppo, facendo riferimento all’importanza psicofisica di una corretta postura. A seguire, il saluto da parte del Dirigente Scolastico, felice di ospitare, nella propria scuola, rappresentanti di così alta levatura medico – scientifica, prospettando una collaborazione futura proficua, improntata a costruire, sempre più, percorsi di eccellenza.
Dopodiché si sono susseguiti i relatori. Il primo a relazionare è stato il Dott. Emanuele Condò, Posturologo Clinico (Osteopata), laureato in Scienze Motorie e Sportive e specializzato in Attività Motoria Preventiva e Adattata presso l’Università degli studi di Messina, che ha presentato i principi fondamentali dell’Osteopatia, con riferimenti a tecniche e campi di applicazione. L’Osteopatia osteo – muscolare è quella branca della Medicina manuale che tratta le disfunzioni articolari del corpo umano, ovvero i cattivi funzionamenti meccanici di uno o più segmenti articolari, che possono essere responsabili di numerosi disturbi. La rimozione delle cause meccaniche dona di nuovo il movimento primario con scomparsa del dolore. Inoltre, sempre il Dott. Condò, si è soffermato sullo studio della Postura e della relativa “Sindrome da deficit posturale”. La Posturologia clinica studia la “forma umana” in statica e dinamica. La nostra forma umana non è mai statica, perché anche stando in piedi il nostro baricentro oscilla. L’analisi strumentale, attraverso la “Stabilometria”, permette di misurare gli spostamenti del nostro centro di gravità, formando un insieme di punti dinamici non lineari che costituiscono l’immagine di un “gomitolo”. E’ necessaria, allora, l’anamnesi, l’osservazione statica e dinamica tridimensionale del paziente ed anche il tocco, la palpitazione, sentire con le mani e le dita. A questo punto la valutazione sarà quasi perfetta e si potrà iniziare il trattamento, che sarà sempre in dinamica, pilotato dalla conoscenza dell’anatomia, della neurofisiologia, dell’esame clinico e del sentire. A seguire, l’intervento del Dott. Mariano Ventra, Ortopedico, Dirigente Medico UOC Ortopedia e Traumatologia, che ha parlato delle nuove frontiere dell’Ortopedia: l’Ortobiologia. Essa è un settore innovativo della Medicina rigenerativa che consente un approccio terapeutico finalizzato alla rigenerazione biologica del tessuto, anziché alla sua sostituzione. Si pone, come obiettivo, di sviluppare nuove terapie, per promuovere la riparazione dell’osso e dei tessuti molli dell’apparato muscolo – scheletrico, stimolando le risorse naturali dell’organismo, per rigenerare i danni causati da traumi o da malattie, fornendo così soluzioni alternative al solito intervento chirurgico.
Tutto ciò include l’utilizzo di diversi e innovativi prodotti tra cui biomateriali, i fattori di crescita (sotto forma di concentrati piastrinici) e le cellule del paziente stesso. Sempre il Dott. Ventra ha illustrato anche le tecniche di chirurgia mini invasiva ortopedica. Quest’ultima prevede il risparmio dei tessuti e tiene conto dei possibili inestetismi, legati a grandi cicatrici. Attraverso questa procedura si può eseguire la chirurgia protesica dell’anca, così come gli interventi di chirurgia artroscopica dell’anca, per il trattamento sia della patologia, come il conflitto femoro – acetabulare, che della rimozione di frammenti ossei, in conseguenza a lussazioni traumatiche. Infine è stata la volta del Dott. Basilio Iero, esperto in Ozonoterapia, che ha illustrato gli effetti e le applicazioni dell’Ozonoterapia. L’ossigeno ozonoterapia è un trattamento che si basa su una miscela di ozono e ossigeno, che ha un’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antibatterica e rivitalizzante dei tessuti. Grazie ai suoi tanti benefici, permette di trattare un ampio ventaglio di disturbi e malattie, dal mal di schiena, dovuto ad ernia del disco e protrusioni, fino alle patologie dolorose delle articolazioni, come artriti e reumatismi. Prima degli interventi degli allievi, il Dott. Mirarchi Giuseppe, responsabile, all’interno dell’Ordine dei medici della Provincia di Reggio Calabria, del percorso di Curvatura Biomedica, si è complimentato per la formulazione e la struttura dei contenuti relazionati, perché trasmessi con un linguaggio accessibile a tutti. Inoltre ha fatto capire ai ragazzi che questi momenti devono essere accolti da loro come occasioni per la vita. In conclusione un incontro proficuo e formativo, per gli allievi del Liceo Zaleuco, sempre più una scuola di grandi opportunità culturali, soprattutto nel campo medico e scientifico, come ha ben sottolineato Angelo Praticò della classe V C, rappresentante d’Istituto: “Un ulteriore convegno all’interno del percorso di Biologia con curvatura Biomedica, che ha coinvolto totalmente noi studenti, affinando le nostre conoscenze in merito e interagendo con i relatori, che si sono contraddistinti soprattutto per la chiarezza di esposizione su tematiche di un certo spessore scientifico. Un ringraziamento particolare al nostro Dirigente Scolastico e ai professori impegnati nel percorso, per queste privilegiate occasioni di crescita”.