Guerra Ucraina, il sindaco di Kiev: “ho invitato il Papa, sta cercando una data, porterà la pace”

StrettoWeb

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha invitato il Papa a far visita alla capitale dell’Ucraina, martoriata dalla guerra: il Pontefice starebbe cercando una data utile per organizzare il viaggio

Diventa sempre più concreta la possibilità che Papa Francesco effettui un viaggio in Ucraina nel bel mezzo della guerra. La ‘missione’ del Pontefice sarebbe quella di portare la pace in un territorio martoriato dal conflitto ormai da troppo tempo. Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, ha rivelato ai microfoni di Sky Tg 24 di aver invitato formalmente il Papa attraverso una lettera e che Bergoglio avrebbe preso seriamente in considerazione la proposta al punto da cercare una data utile: “ho già invitato il Papa, gli ho inviato una lettera formale. Sarebbe un segnale molto potente averlo qui. Si tratterebbe di una visita simbolica molto importante che porterebbe pace nel nostro Paese, perché la figura del Papa è una figura internazionale. Se il Papa viene da noi, nella nostra città, sarebbe un viaggio simbolico che porterebbe pace in Ucraina perché tutto il mondo guarda al Papa, tutto il mondo ascolta le sue parole. Sarebbe davvero meraviglioso. Abbiamo ricevuto alcune informazioni sul fatto che stanno cercando di trovare una data. Se per caso verrà presa una decisione, sarebbe veramente meraviglioso dare il benvenuto al Santo Padre qui per portare pace in Europa. Non dimentichiamoci, per favore, che questa guerra è la più grande in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale“.

Ma com’è la situazione a Kiev? Il sindaco spiega: “adesso la situazione è piuttosto stabile. Nelle ultime due settimane non abbiamo sentito così tanto le sirene o gli allarmi che ci portavano a rifugiarci nei bunker. Le persone si sentono un po’ più al sicuro e una gran parte della popolazione è tornata anche a Kiev. Perché Kiev e la regione di Kiev ora sono libere dall’esercito russo. Alcune infrastrutture funzionano, ad esempio abbiamo l’elettricità, il riscaldamento e l’acqua. E adesso stiamo cercando di stabilizzare la situazione per riaprire gli asili e le scuole. Penso che il prossimo passo sarà cercare di farlo nelle prossime due settimane. La nostra infrastruttura è comunque molto devastata, è stata distrutta dai russi. Diciamo che i grandi stoccaggi di cibo sono stati distrutti, molti ponti sono stati distrutti nella regione di Kiev, quindi nell’immediato dobbiamo ricostruire tutto per recuperare la vita normale dei cittadini“.

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