Preferiamo la pace o l’aria condizionata? La presidenza del Consiglio compra 57 condizionatori spendendo 39.000 euro

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Draghi chiede agli italiani di scegliere fra la pace in Ucraina e i condizionatori accesi tutta l’estate, ma la presidenza del Consiglio rinnova il suo impianto climatizzante con 57 nuove apparecchiature

Preferiamo la pace o i condizionatori accesi tutta l’estate?“. Circa due settimane fa Mario Draghi si era rivolto così agli italiani ponendoli davanti a una scelta che aveva fatto discutere: il prezzo da pagare per la pace in Ucraina ha una valuta in approvvigionamento energetico. Negli uffici pubblici servirà dunque impostare i condizionatori entro i 25 gradi di temperatura e non al di sotto. Intanto però, la presidenza del Consiglio ha deciso di rinnovare il proprio impianto di climatizzazione nella sede di via della Stamperia, a Roma, comprando 57 nuovi condizionatori “split” al prezzo di 39.436,40 euro. Una scelta curiosa, vista la premessa iniziale.

Il palazzo in questione si trova a pochi passi dalla Fontana di Trevi e ospita gli uffici del Dipartimento per gli Affari regionali, è il luogo in cui lavora il ministro Mariastella Gelmini. I condizionatori split sono il modello più comune in commercio. Si tratta di un impianto asato su un’unità a pompa di calore divisa in due parti: un compressore-scambiatore di calore e un diffusore. L’azienda che installerà i climatizzatori è la Cavalieri Foschini srl, con sede a Fonte Nuova, in provincia di Roma.

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