Reggio Calabria, il giornalista Luigi Garlando incontra gli studenti del “Vitrioli”

  • Luigi Garlando all'Istituto Vitrioli
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Un libro prende vita quando viene amato: seconda giornata di incontri per il giornalista Luigi Garlando a Reggio Calabria

Con grande entusiasmo, gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “D. Vitrioli – Principe di Piemonte” hanno incontrato l’autore Luigi Garlando, giornalista della Gazzetta dello Sport e autore di numerosi libri per bambini che è stato ospite per due giorni a Reggio Calabria. Ieri all’istituto al centro di Reggio, il giorno prima ad Arghillà, al centro sportivo “Maestrelli”, per parlare del suo libro “L’album dei sogni”.

L’appuntamento di ieri, in programma nell’ambito della rassegna “Parola alle Parole” avviata lo scorso 11 aprile, è stato organizzato presso la struttura del Parco Caserta, dove i “vitriolini”, fin dalle prime ore del mattino, alla presenza della Dirigente Scolastica Dottoressa Maria Morabito e dei docenti referenti delle classi, hanno allestito una mostra di lavori raffiguranti la sintesi delle loro riflessioni e delle loro interpretazioni. Protagoniste dell’incontro, assieme ai ragazzi, sono state le pagine di due dei romanzi di Luigi Garlando più conosciuti tra i giovani: “Per questo mi chiamo Giovanni” e “Vai all’Inferno, Dante!”, ispirati rispettivamente a Giovanni Falcone e Dante Alighieri in una chiave originale e innovativa.

La professoressa Iolanda Ravenda, referente del progetto per la scuola media, afferma soddisfatta: “Garlando è riuscito a far scoprire, ai ragazzi delle seconde, un Dante nuovo che si è ben adattato alla modernità. Mentre i ragazzi delle terze hanno fatto quello che Maria Falcone, sorella di Giovanni, ha scritto nella prefazione del libro, ovvero leggerlo, commentarlo e soprattutto parlare di legalità”. In merito all’esperienza che ha visto i ragazzi impegnati nella lettura fin dall’inizio dell’anno scolastico, la professoressa Antonella Ramondini evidenzia: “I ragazzi riescono a lavorare con maggiore partecipazione quando pensano di poter incontrare l’autore. Questo li fa sentire protagonisti, perché sono loro che portano avanti il lavoro producendo tante attività coinvolgenti. Noi docenti siamo solo i veicoli che permettono ai ragazzi di sperimentare lavori diversi, non solo di scrittura ma anche rappresentazioni artistiche e creative”.

E mentre Luigi Garlando, a fine dibattito, si avvia, guardando verso la platea colma di ragazzi dichiara: “È stata una giornata bellissima perché come dicevo ai ragazzi, un libro prende vita quando viene amato”, continua l’autore. “E io ho avuto la sensazione che in questa scuola questo sia stato fatto con passione. Hanno realizzato mille lavori, cartelloni, musica, … per me è stata una festa, è stato un grande regalo quindi mi porto via questo ricordo bellissimo, ringrazio tutti gli insegnanti e soprattutto i ragazzi”. Presente all’evento anche l’editore Roberto Laruffa, partner dell’iniziativa, che esprimendosi in merito al progetto, sottolinea: “La scuola è il laboratorio principale del sapere, del far si che i ragazzi crescano culturalmente e intellettualmente. Il progetto di lettura Parola alle Parole, così come è stato proposto dalla scuola, è qualcosa diverso dall’ordinario, è lo stimolo per entrare in un mondo nuovo dove la fantasia e l’immaginazione portano ad amare la lettura”. La rassegna “Parola alle parole” continua con gli altri due appuntamenti, all’insegna della voglia di tornare a fare cultura confrontandosi e dando così, ai più giovani, l’opportunità di essere protagonisti.

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