Over 50 non vaccinati, a Reggio Calabria cittadini in difficoltà: “la casella Pec per inviare i documenti risulta piena”

StrettoWeb

I cittadini over 50 che hanno rispettato l’obbligo vaccinale hanno 10 giorni di tempo (dopo aver ricevuto l’avviso dell’Agenzia delle Entrare) per inviare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio eventuali esenzioni o altre ragioni che hanno causato il differimento della somministrazione, però la casella indicata per il caso specifico sta dando diversi problemi

E’ partita ormai da qualche settimana l’operazione del Ministero della Salute per sanzionare tutti gli inadempienti over 50 che, senza una valida motivazione, hanno scelto di non ricevere il vaccino contro il Covid-19. L’Agenzia delle Entrate sta continuando in questi giorni ad inviare le comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio (multa di 100 euro) a tutti coloro i quali non hanno rispettato l’obbligo, sia per quanto riguarda la prima dose, che per i richiami. Le missive sono state ricevute anche da molti cittadini di Reggio Calabria che, dal momento in cui sono in possesso della comunicazione, hanno dieci giorni di tempo per inviare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio eventuali esenzioni o altre ragioni che hanno causato il differimento del vaccino (ad esempio, se nel frattempo ci si è immunizzati oppure si è in possesso di un’esenzione medica).

Molti cittadini reggini si sono così recati presso gli uffici dell’Asp, dove sono stati affissi dei fogli con la seguente comunicazione: “in caso di ricevimento da parte dell’Agenzia delle Entrate di sanzione pecuniaria per mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale, il soggetto inadempiente può, entro dieci giorni dalla ricezione, comunicare all’ASP l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità. A tale scopo il soggetto inadempiente dovrà inviare la documentazione al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: esenzionevaccinazionecovid.aspre@certificatamail.it

N.B. Il succitato indirizzo di posta elettronica certificata sarà utilizzato esclusivamente per le comunicazioni inerenti le sanzioni per mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale. Eventuali altre comunicazioni verranno cestinate”.

Come segnalato alla redazione di StrettoWeb da alcuni lettori, però, l’indirizzo Pec specificato nella nota Asp non funzionerebbe e sta dando problemi già dalla giornata di ieri. Una cittadina ha segnalato infatti che, provando ad inviare la documentazione richiesta alla casella di Posta Elettronica Certificata, il messaggio torna indietro e rileva un errore “5.2.2 – Aruba Pec S.p.A. casella piena”, con il file dell’utente che viene automaticamente rifiutato dal sistema. Si tratta di un importante disservizio in quanto la documentazione per dimostrare le ragioni della mancata vaccinazione devono essere recapitate, come detto in precedenza, entro 10 giorni. A seguito di tale comunicazione, il ministero della Salute eseguirà un controllo in ordine alla legittimità della sanzione valutando l’opportunità o meno della stessa, ma se i passaggi si bloccano nel passaggio obbligatorio con l’Azienda sanitaria provinciale allora tutto diventa complicato ed estenuante. Sembra paradossale che la casella di posta di un ente istituzionale possa dare questo problema, la speranza è che il disservizio possa essere risolto in breve tempo.

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