Reggio Calabria, si riapre il dibattito sulla demolizione del palazzo in stile liberty: opera messa sotto sequestro | FOTO

  • palazzo sequestrato in centro a reggio calabria
  • palazzo sequestrato via demetrio tripepi reggio calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • palazzo sequestrato via demetrio tripepi reggio calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • palazzo sequestrato via demetrio tripepi reggio calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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StrettoWeb

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Sezione di Polizia Giudiziaria – Polizia di Stato ha posto l’opera sotto sequestro preventivo ed i lavori della ditta edile si sono fermati

Le ruspe sono entrate in azione negli scorsi mesi per abbattere un antico palazzo in stile liberty nel cuore di Reggio Calabria e creare lo spazio necessario per edificare un più moderno edificio a sette piani. E’ quanto accaduto a partire da fine febbraio in Via Demetrio Tripepi, dove una ditta edile è stata al lavoro fino a pochi giorni fa per la realizzazione del nuovo progetto. Fino a qualche giorno fa, appunto, perché stamattina le forze dell’ordine hanno apposto i sigilli al cantiere e bloccato le attività. Come si può vedere dalla gallery fotografica a corredo dell’articolo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Sezione di Polizia Giudiziaria – Polizia di Stato ha posto l’opera sotto sequestro preventivo ai sensi degli artt. 321 CO. 3 Bis CPP e 104 D.L. VO 271/1989. “Viene fatto divieto a chiunque di servirsi della cosa sequestrata. I trasgressori ne risponderanno ai sensi di legge”, si legge nel cartello esposto. I lavori, dunque, si devono forzatamente fermare, ma la strada è regolarmente aperta al traffico e non ci saranno disagi per la circolazione.

La dubbia situazione era sta già messa in luce dalla stampa locale, anche tramite queste pagine avevamo dato spazio alle sensazioni negative dei cittadini reggini che si chiedevano quanto davvero fosse giusto abbattere un edificio storico, realizzato nello stile caratteristico della ricostruzione del capoluogo calabrese e del secondo dopoguerra. Certamente le ditte hanno il dovere di rispettare determinate leggi, che talvolta prevedono deroghe previste da previsioni legislative regionali o da strumenti urbanistici, ma probabilmente nel caso specifico qualcosa non è andata per il verso giusto. Insomma, meglio abbattere o restaurare un palazzo storico? E’ sempre stato questo il dilemma. E dopo la vicenda di queste ultime ore a Reggio Calabria si riaccende nuovamente il dibattito.

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