Russia, la proposta del Partito Comunista: “sostituire attuale bandiera con quella dell’Unione Sovietica”

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L’idea ha generato più di qualche preoccupazione nell’opinione pubblica occidentale, in quanto segue quella della ricomparsa della statua di Lenin a Henichesk, città con sbocco sul Mar d’Azov

I deputati del Partito Comunista della Federazione Russa, guidati dal leader della fazione Gennadij Andreevič Zyuganov, hanno presentato alla Duma di Stato un disegno di legge con la proposta di sostituire la bandiera della Russia con la bandiera della vecchia Unione Sovietica. L’idea ha generato più di qualche preoccupazione nell’opinione pubblica occidentale, in quanto segue quella della ricomparsa della statua di LeninHenichesk, città occupata dai militari russi nella regione di Kherson.

Sparita nel 2015, dopo la liberazione dell’Ucraina, l’effige di Lenin è stata riposta davanti al palazzo del consiglio regionale, dove nel 2015 era stata rimossa nell’ambito del progetto di “decomunizzazione” del Paese voluto dall’allora presidente Petro Oleksijovyč Poroshenko. Alle spalle della statua, in maniera emblematica, presente anche una bandiera della vecchia Unione Sovietica. “Lenin e i suoi associati hanno creato l’Ucraina moderna, strappando territori alla Russia”, ha affermato Vladimir Putin definendo in maniera critica un “errore” quelle scelte, “l’Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia comunista”. Anche in passato Putin aveva criticato la politica delle nazionalità di Lenin e le misure di “korenizatsiya”, ovvero di costruzione di comunità nazionali con proprie identità etno-culturali. Una politica che a suo dire “consolidò a livello statale la divisione tra i tre popoli slavi, russo, ucraino e bielorusso, al posto della grande nazione russa”. Si tratta comunque di un inquietante ritorno al passato, che preoccupa all’interno dello scenario di guerra che si sta vivendo da quasi due mesi in Ucraina.

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