Russia-UE, è scontro sul gas. Botta e risposta Di Maio-Zakharova: “ricatti? Pagamento in rubli inaccettabile”

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Scontro verbale fra i portavoce di Maria Zakharova e Luigi Di Maio in merito alla delicata questione del gas: fra Russia e UE, chi ricatta chi?

Non è la Russia che ricatta l’Ue con le forniture di gas che, a dispetto di tutto, proseguono regolarmente. E’ l’Ue che ricatta la Russia, con sanzioni e minacce di nuove restrizioni, rafforzando la presenza militare lungo i confini russi e fornendo armi di tutti i tipi all’Ucraina“. È quanto dichiarato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, in un post dedicato al ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, sul suo canale Telegram. Dichiarazioni forti su una questione delicata, quella del gas russo dal quale l’Unione Europea resta ancora dipendente in larga parte. Una dipendenza che contribuisce a finanziare la sponda russa nella guerra in Ucraina.

Ricatti? Direi che il vero e unico ricatto è chiedere il pagamento in rubli di contratti di gas già in corso, e quella russa è chiaramente una richiesta inaccettabile. L’Italia, per evitare di affrontare eventuali crisi derivanti da queste condizioni irricevibili, sta agendo per diversificare le fonti di approvvigionamento“, ha risposto Peppe Marici, portavoce del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Come Unione Europea, giustamente, stiamo potenziando un piano di sicurezza energetica a tutela dei nostri cittadini – continua – inoltre, continuiamo a chiedere con insistenza alla Russia un cessate il fuoco per mettere in salvo i civili ucraini indifesi. Serve la pace, basta scontri e provocazioni”.

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