“Hanno agito in modo corretto”: Scopelliti e Oliverio assolti dopo anni di fango

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La Corte dei Conti assolve anche in appello gli ex governatori della Regione Calabria Scopelliti, Oliverio e la facente funzioni Stasi

La sezione centrale di Appello della Corte dei Conti ha nuovamente assolto Giuseppe Scopelliti, Mario Oliverio e Antonella Stasi, già Presidenti della Regione Calabria, dall’accusa di aver liquidato l’indennità di risultato ai rispettivi capi di gabinetto in assenza della fissazione degli obiettivi. Un processo mosso per cifre irrisorie: nel caso di Elena Scalfaro si trattava di 42 mila euro biennali (meno di duemila euro mensili); per quanto riguarda Gaetano Pignatelli la cifra era inferiore a 16 mila euro annuali (1.300 euro mensili).  “Non è configurabile la prospettata condotta dannosa“, si legge nel dispositivo con cui i giudici d’appello hanno confermato l’assoluzione in primo grado, spiegando che “l’analisi compiuta dal primo giudice risulta immune da censure, integralmente condivisibile e, perciò, da confermare“.

E’ stato così bocciato il ricorso della Procura regionale della Corte dei Conti che aveva appellato la sentenza di primo grado: per Scopelliti, Oliverio e Stasi è la conclusione di una vicenda che li ha visti per lungo tempo mediaticamente infangati per un reato che non avevano mai commesso. Per i giudici contabili “l’intero sistema di valutazione della performance del Capo di gabinetto prescindeva dalla preassegnazione degli obiettivi. E ciò, peraltro, non costituisce una preoccupante anomalia ove si abbia riguardo alla peculiarità delle funzioni coadiutorie che quella struttura era chiamata a svolgere nell’interesse del vertice istituzionale“. “A fronte di un simile scenario, cristallizzato in inequivoche previsioni regolamentari – si legge nel provvedimento-, non è configurabile la prospettata condotta dannosa, ponendosi le erogazioni delle indennità di risultato in coerenza con la positiva valutazione compiuta seconda la specifica procedura prevista per tale figura della disciplina di settore“.

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