Strage di Bucha, la Cina difende la Russia: “la verità va basata su prove concrete”

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La Cina invita alla moderazione su quanto accaduto a Bucha: verificare con prove concrete la verità su quanto accaduto, poi formulare eventuali accuse nei confronti della Russia

Le immagi della strage di Bucha, città situata vicino Kiev, hanno scioccato il mondo. Corpi riversi in strada, civili giustiziati, il ritrovamento di una camera di tortura con ancora all’interno alcune persone legate e uccise. Veri e propri crimini di guerra da imputare all’esercito russo. La NATO è alla ricerca di prove concrete per accusare Putin di crimini di guerra. Dalla Cina arriva però un invito a “tutte le parti a esercitare moderazione”. Pechino, da sempre in difesa di Mosca dal punto di vista della comunicazione, seppur condannando ogni forma di crimine e violenza, ha sottolineato che le accuse su quanto accaduto a Bucha vanno supportate da prove concrete.

Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato: “la verità deve essere scoperta e qualsiasi accusa deve essere basata sui fatti. Pechino attribuisce grande importanza alla situazione umanitaria in Ucraina ed è estremamente preoccupata per le conseguenze sui civili. I resoconti e le immagini sulla loro morte nella città di Bucha sono molto inquietanti“.

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