Ucraina, Zelensky rimprovera l’UE per le indecisioni sulle sanzioni alla Russia

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha critica l’Europa per l’indecisione sulle sanzioni alla Russia, ma la von der Leyen ha risposto

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimproverato gli europei per “l’indecisione” sulle sanzioni contro la Russia in un videomessaggio al parlamento irlandese. Zelensky ha chiesto all’Irlanda di avere una “maggiore leadership nella coalizione contro la guerra” per poter “convincere i partner europei a mettere in atto sanzioni più rigide contro la Russia”. E’ necessario, ha proseguito, che “si fermi la macchina da guerra in rubli”. La Russia, ha aggiunto, “va tagliata fuori dal sistema finanziario globale”. Sebbene l’Irlanda sia un Paese neutrale, “non siete rimasti neutrali al disastro e alle disgrazie che la Russia ha portato in Ucraina”, ha sottolineato Zelensky. “Sono grato a voi, ad ogni cittadino dell’Irlanda, grazie per aver sostenuto le sanzioni contro la Russia. Grazie per il sostegno umanitario e finanziario esteso al nostro Paese e grazie per esservi preoccupati del popolo ucraino che ha trovato riparo nella vostra terra. La Russia non merita di restare tra i Paesi civilizzati in quanto si sta comportando come un impero coloniale che vuole distruggere l’indipendenza e la sovranità di un Paese”.

Ma nel frattempo ha parlato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento di Strasburgo: è necessario per l’Unione europea “diversificare le fonti energetiche” e, in futuro, “dobbiamo anche colpire il petrolio” della Russia. “Non saranno le ultime sanzioni queste, ne imporremo altre”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di “limitare la nostra dipendenza dai carburanti fossili. Dopo Bucha l’Unione europea è decisa a sostenere l’Ucraina più che mai, questo è il messaggio che porteremo nell’incontro con Zelensky questa settimana”. L’Ue si è impegnata con una sua squadra “a raccogliere le prove per portare davanti alla giustizia gli autori di questi crimini, che devono pagare. Siamo a fianco degli ucraini, di quelli che lottano per la loro terra e dei milioni che stanno fuggendo. Faremo in modo che possano tornare. Dobbiamo aumentare la pressione su Putin e sul governo russo – ha sottolineato – Quindi proponiamo di inasprire ulteriormente le nostre sanzioni”. Intanto le nuove sanzioni della Ue “limitano le azioni politiche ed economiche del Cremlino. Colpiscono la Russia molto più duramente di noi”. Ci sono “sanzioni sulle importazioni per un valore di 4 miliardi di euro” ed “è la prima volta che sanzioniamo i carburanti fossili dalla Russia”. Inoltre, ha spiegato, è stato “vietato alle navi russe di approdare nei nostri porti. I soldi degli europei non devono andare ai russi” e su questo punto “dobbiamo tutti essere uniti”, ha affermato.

Infine la von der Leyen ha anche risposto alla Cina, che ha difeso la Russia in merito alla strage di Bucha: “quanto alla Cina – le parole della presidente della commissione Ue – abbiamo detto che per noi è cruciale che abbia una posizione chiara contro la scelta di Putin di massacrare civili e contro i principi fondamentali dell’ordine mondiale. In quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la Cina ha una responsabilità speciale per la pace e la sicurezza nel mondo”. Inoltre, ha aggiunto, “nessuno può essere neutrale quando ci sono aggressioni brutali contro i civili. Dobbiamo anche decidere come trattare queste violazioni nel mondo e la Cina deve prendere una posizione chiara”.

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