Von der Leyen: “Russia usa gas come ricatto”. E Orsini critica: “siamo nelle mani di pazzi”

StrettoWeb

“Ingiustificata” e “inaccettabile” la decisione del colosso energetico russo Gazprom sullo stop alle forniture per Bulgaria e Polonia, ma le parole di Ursula von der Leyen sono state criticate dal professore Alessandro Orsini

Lo stop del gas russo nei confronti di Bulgaria e Polonia non fa fare sogni tranquilli all’Europa. Sebbene molti Stati stanno già cercando di essere indipendenti dalle forniture garantite sino ad oggi da Mosca, è ancora presto per pensare di poterne farne totalmente a meno. La guerra è anche geopolitica, quindi, si “gioca” come in una partita a scacchi e Vladimir Putin non intende perdere la contesa. E, a tal proposito, la Russia ha minacciato di agire allo stesso modo con “altri Paesi ostili”, come ha riferito il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin. Ovviamente da Bruxelles non restano impassibili a tali dichiarazioni ed a replicare è la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen“l’annuncio di Gazprom è un altro tentativo della Russia di ricattarci con il gas. Siamo preparati per questo scenario. Stiamo tracciando la nostra risposta coordinata dell’Ue. Gli europei possono aver fiducia nel fatto che siamo uniti e solidali con gli Stati membri colpiti”. Queste parole in un tweet dopo l’annunciato stop delle forniture russe a Polonia e Bulgaria.

“Siamo preparati per questo scenario. Siamo in stretto contatto con tutti gli Stati membri. Abbiamo lavorato per garantire forniture alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l’Ue”, ha dichiarato ancora von der Leyen. “Gli Stati membri hanno messo in atto piani di emergenza proprio per questo scenario” e “in questo momento è in corso una riunione del gruppo di coordinamento del gas. Stiamo delineando una risposta coordinata dell’Ue”, ha poi precisato, aggiungendo che “continueremo inoltre a collaborare con i partner internazionali per garantire flussi alternativi e continuerò a lavorare con i leader europei e mondiali per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Europa”.

Si è così tenuta ieri una riunione del gruppo di coordinamento sul gas, essendo Polonia e Bulgaria degli Stati di transito del gas verso Paesi terzi. Intanto, il primo ministro bulgaro, Kiril Petkov, ha affermato che la Bulgaria sta rivedendo tutti i suoi contratti con la Gazprom, incluso quelli relativi al transito del gas russo diretto in Serbia e Ungheria, perché “il ricatto unilaterale non è accettabile”. La Bulgaria si è assicurata riserve di gas per almeno un mese e “non ha violato alcun contratto con Gazprom, a cui ha pagato il gas in dollari ad aprile. Caso mai è il gruppo russo che sta violando gli accordi esistenti”, spiega in una nota il ministro dell’energia bulgaro Alexander Nikolov, secondo quanto riporta Bloomberg. “La Bulgaria non negozierà sotto pressione e a testa bassa”, ha detto ancora Nikolov, secondo cui “è chiaro che in questo momento il gas naturale viene usato come arma politica e commerciale nel contesto della guerra”. Il ministro bulgaro ha infine spiegato che, in seguito alla mossa dell’azienda russa, il suo Paese si è assicurato il gas attraverso fonti alternative, al momento non sono richieste limitazioni al consumo.

“Russia usa gas come ricatto”, Orsini a von der Leyen: “come pensi si faccia una guerra?”

Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen hanno lasciato di stucco il professor Alessandro Orsini, che tramite il proprio account Facebook lancia un messaggio di critica molto pesante. “La perdita del senso del ridicolo è una delle cose più tragiche delle guerre condotte dai leader dell’Unione Europea – direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS – . Ursula von der Leyen reagisce dopo lo stop del gas russo a Polonia e Bulgaria urlando queste parole contro Putin: “La Russia usa il gas come ricatto, è inaccettabile!”. Ma, figlia mia, come pensi che si faccia una guerra? Ma ti è mai stato spiegato che cosa sia una guerra?”.

“Fammi capire – scrive il docente utilizzando termini molto forti e diretti – : tu riempi l’Ucraina di armi con cui i soldati di Zelensky uccidono i soldati di Putin e poi ti indigni perché Putin ti chiede di pagargli il gas in rubli con il linguaggio tipico di chi è coinvolto in una rissa di condominio? Ti è chiaro ciò che Putin ha detto nelle ultime ore? Ecco che cosa ha appena detto: “Pronte armi mai viste contro chi ci minaccia”. ll presidente russo sta evocando l’uso del nucleare contro i Paesi Nato. Per non parlare di Mario Draghi, che dice: “Se la Russia chiede rubli per il gas viola i contratti”. Viola i contratti? Ho sentito bene? È questa indignazione morale che mi spaventa in piena guerra. Del tipo: “Mi devi dare la ricevuta fiscale per il panino altrimenti chiamo la guardia di finanza”. Tutta questa indignazione morale all’europea mentre il governo Draghi si accinge a inviare armi pesanti per uccidere i russi in Ucraina senza fare niente per la pace – conclude Orsini – . Siamo nelle mani di un gruppo di pazzi”.

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