Banca d’Italia, nuovo record assoluto del debito pubblico

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Banca d’Italia, l’aumento del debito pubblico è dovuto al fabbisogno che ha più che compensato la riduzione delle disponibilita’ liquide del Tesoro

Il debito pubblico italiano aggiorna il suo massimo storico ad aprile. Il mese scorso, segnala la Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche e’ cresciuto di 18,9 miliardi rispetto a marzo, attestandosi a 2.755,4 miliardi. L’aumento, spiega l’istituto centrale, e’ dovuto al fabbisogno (22,8 miliardi), che ha piu’ che compensato la riduzione delle disponibilita’ liquide del Tesoro (6,4 miliardi, a 95,6); l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha incrementato il debito per 2,4 miliardi.

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e’ aumentato di 18,9 miliardi; quello delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza e’ rimasto pressoche’ invariato. Alla fine di marzo la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 25,5 per cento (invariata rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito e’ rimasta stabile a 7,6 anni. A marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 33,2 miliardi, in aumento del 10,2 per cento (3,1 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2021. Nel primo trimestre dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 108,9 miliardi, in crescita del 13,5 per cento (13,0 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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