‘Ndrangheta, così i clan hanno esportato a Roma riti e linguaggi delle cosche calabresi

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‘Ndrangheta: riti e linguaggio del clan Alvaro esportati a Roma

Riti e linguaggio della ‘Ndrangheta erano stati esportati dal clan Alvaro nella Capitale. E’ quanto emerge dalle indagini svolte dalle Dda di Roma e Reggio Calabria che stamani hanno portato all’esecuzione di 77 arresti (43 nella capitale, 34 nel Reggino). “L’operativita’ delle locali di Sinopoli e Cosoleto – scrivono gli inquirenti – e’ risultata fortemente improntata al rispetto delle doti di ‘Ndrangheta; l’osservanza dei riti e dei linguaggi tradizionali e’ stata esportata anche nella capitale, dove la ‘Ndrangheta, ed in particolare la cosca Alvaro, si e’ trasferita con la propria capacita’ di intimidazione ed ha creato una stabile ed autonoma struttura criminale”.

‘Ndrangheta, intercettazioni: “a Roma propaggine di la’ sotto”

Noi a Roma siamo una propaggine di la’ sotto“. E’ quanto affermano alcuni indagati in un’intercettazione nell’ambito della maxi-operazione che, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e della Dia ha portato a 43 arresti tra Roma, Lazio e Calabria, nei confronti di quella che e’ considerata la prima locale ufficiale di ‘Ndrangheta nella Capitale. Eseguito anche un sequestro preventivo di urgenza di una serie di societa’ e imprese individuali. A capo della ‘ndrina di Roma c’erano Vincenzo Alvaro e Antonio Carzo: proprio Carzo nell’estate del 2015 ha ricevuto dalla casa madre della ‘Ndrangheta l’autorizzazione per costituire una locale nella Capitale, retta dallo stesso Carzo e da Alvaro. Tra gli arrestati ci sono anche un commercialista e un dipendente bancario. Il gruppo criminale era guidato dai boss Vincenzo Alvaro e Antonio Carzo. Tra le persone raggiunte oggi da misura cautelare anche alcuni professionisti accusati di “avere messo a disposizione” della cosca il loro bagaglio di conoscenze. Si tratta di un commercialista, al quale il gip ha applicato la misura del carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, e un dipendente di una banca. Contestualmente le forze ordine (questure, i carabinieri e guardia di finanza di Roma e Reggio Calabria) hanno proceduto ad un sequestro preventivo nei confronti di una serie di societa’ ed imprese individuali operanti a Roma e intestate a prestanome.

‘Ndrangheta, la cosca Alvaro di Sinopoli e Cosoleto gestiva la “locale di Roma”: 77 arresti tra Reggio e la Capitale, tutti i NOMI e i DETTAGLI

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