Crotone: il murales di Jorit per Rino Gaetano è “una lezione di democrazia per l’Occidente”

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“Ora che la Russia per ragioni geopolitiche usa l’arma militare, come abbiamo fatto “noi” da sempre, ci scandalizziamo? Quanta ipocrisia…”, scrive l’artista sul murales che poi sarà coperto dal volto di Rino Gaetano

Come di consueto per le sue opere, anche a Crotone, il pittore internazionale Jorit ha “nascosto” sino alla fine il suo messaggio scritto sotto quello che il murales di Human Tribe dedicato a Rino Gaetano nel popolare rione dei 300 alloggi del Comune calabrese. La frase usata dall’artista, che successivamente è stata coperta con l’inconfondibile tratto distintivo dello street artist napoletano, riprende la famosa canzone “Nun te reggae più”, ed esattamente una rivisitazione della rivisitazione, ovvero quella cantata da ‘O Zulù’ dei 99 Posse in un concerto a Cosenza nel 2005. Jorit ha solo aggiornato i nomi degli attuali governanti di Usa e Italia, denuncia con la libertà d’espressione artistica l’ipocrisia dell’Occidente che vorrebbe spacciare la guerra per pace ed esportare la democrazia utilizzando la forza delle armi. L’opera, ha affermato il protagonista della vicenda che ha fatto il giro d’Italia, dovrebbe essere pronta entro il 2 giugno, data da ricordare oltre che per la Festa della Repubblica Italiana anche per la morte dell’artista calabrese.

“L’Occidente che pretende di dare lezioni di democrazia è come un asino che parla di matematica e, poverino l’asino, non è colpa sua, ma gli mancano le nozioni – scrive Jorit sui social – . I Governi occidentali da 500 anni impongono il proprio dominio su resto del mondo, sostenendo con armi militari, finanziarie e strategiche le peggiori dittature, purchè funzionali ai “nostri” interessi di espansione capitalista. Ugualmente “noi” siamo meno di 1/8 della popolazione mondiale, eppure consumiamo come fossimo la maggioranza: come pensate sia possibile? Ce lo dice la storia: con la violenza. E ora che la Russia per ragioni geopolitiche usa l’arma militare, come abbiamo fatto “noi” da sempre, ci scandalizziamo? Quanta ipocrisia… Prima di trascinare tutta l’umanità nel baratro della guerra nucleare, piuttosto cerchiamo la pace: pace, pace e ancora pace! #NUNVEREGGAEPIU’. PS: se dicendo questo sono Filo-Russo allora anche il papa è filo-Putin?”, conclude ironicamente l’artista evitando di essere tacciato come persona a favore dell’attacco russo in Ucraina.

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