Marco Grassi a StrettoWeb: “Messina non può diventare Catenopoli. Il Ponte? Ci sono altre priorità. E sui referendum…”

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Grassi a StrettoWeb: “Messina merita il ritorno della buona politica con il coinvolgimento di cittadini che si spendono da anni al servizio della città senza nessun interesse personale

Marco Grassi, nato a Messina, è laureato in Lettere Moderne, specializzato in Storia dell’Arte Medievale e Moderna e dottore di ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea. Docente a contratto dell’Università LUMSA sede di Palermo e anche docente a tempo determinato presso la scuola secondaria. Nella qualità di storico modernista e storico dell’arte, affronta da anni ricerche di ambito multidisciplinare occupandosi di iconografia sacra, tradizioni popolari, storie di famiglia, araldica, storia dell’educazione ed dell’associazionismo cattolico. Impegnato in ambito culturale, sociale e pedagogico, ricopre gli incarichi di segretario dell’Ufficio Diocesano della Pastorale del Turismo, Addetto Culturale del Centro Interconfraternale Diocesano, governatore della Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani, socio fondatore della Compagnia Rinascimentale della Stella, segretario dell’Associazione Amici del Museo di Messina, capo scout brevettato dell’Agesci Messina 1. Giornalista Pubblicista, apprezzato relatore, autore di monografie di carattere storico ed artistico. L’ultimo testo pubblicato: “La Devozione a Maria SS. della Sacra Lettera” ha suscitato grande interesse a livello locale e nazionale. E’ candidato nelle file del Movimento 5 Stelle a sostegno del candidato sindaco Franco De Domenico.

Cosa l’ha convinta a scendere in campo in questa tornata elettorale?

“Messina merita il ritorno della buona politica con il coinvolgimento di cittadini che si spendono da anni al servizio della città senza nessun interesse personale. Bisogna progettare un futuro per Messina che passi dai giovani, dalla valorizzazione del suo territorio e dalla messa in rete delle sue potenzialità”.

Come giudica l’amministrazione De Luca?

“Messina non può diventare Catenopoli, la Città ha la sua dignità che spesso è stata calpestata”.

Quale punti programmatici ha sottoposto alla sua coalizione?

Valorizzazione del vasto patrimonio storico ed artistico. Ci sono monumenti di proprietà comunale che versano nel totale abbandono come l’abbazia bizantina di San Filippo il Grande che sta scomparendo a causa dell’inefficenza comunale.

Il cittadino perché dovrebbe votare per Lei?

Perché sarei a servizio della città e dei suoi abitanti con le mie competenze ed idee.

Cosa pensa del Ponte sullo Stretto?

“Vi sono altre priorità che rovinare il cuore del Mediterraneo, il Mare del Mito, il braccio di mare più bello al mondo”.

Referendum sulla giustizia, qual è la sua posizione?

“I quesiti referendari sulla giustizia non sono idonei a migliorare il servizio e a rendere più efficiente il servizio della giustizia. Si tratta solo di propaganda e andrebbero solo a peggiorare il sistema giudiziario italiano”.

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