Mentre qualcuno inizia già a fare il funerale alla Reggina, che ancora non è affatto morta, arriva una importante e possibile svolta sulla vicenda legata al passaggio di proprietà
Il tempo stringe ma la speranza rimane sempre viva. La Reggina non è ancora morta, eppure qualcuno le fa già il funerale. Alcuni siti nazionali e non riferiscono di un playout, quello di stasera tra Cosenza e Vicenza (gara di ritorno in Calabria dopo l’1-0 al Menti dell’andata), addirittura inutile in quanto la perdente prenderebbe il posto degli amaranto. La realtà, però, è quella che conosciamo. Quella dell’equilibrio, del cauto ottimismo, ma anche della presa di coscienza sul fatto che il tempo continui a scorrere.
Serve calma e analisi lucida dei fatti. E i fatti proprio oggi hanno portato in dote un aggiornamento: a Gallo sono stati confermati i domiciliari e dunque si può procedere con la nomina di un amministratore unico che gestisca le scadenze, su tutte la prima e più imminente del 31 maggio, e l’eventuale passaggio di proprietà. Su quest’ultima vicenda, una possibile “svolta” l’ha messa in luce l’Avvocato Naso, uno dei legali che insieme all’Avvocato Riccardo Veli e Vitaliano D’Abronzo rappresenta il pool difensivo dell’imprenditore romano. Naso, ad ApprodoCalabria, ha rivelato infatti che “Gallo, quando ha cominciato ad avere le avvisaglie di questa iniziativa, si era dato da fare per assumere un’iniziativa a tutela del bene Reggina come società calcistica. C’è un accordo sottoscritto, c’è un’amministratrice giudiziaria che avrebbe il dovere di continuare un’opera imprenditoriale dell’amministratore sostituito, laddove questa opera sia finalizzata a tutelare la società. Se l’amministratrice non si sottrae al proprio compito, al proprio onere, di tutelare l’interesse della società, a prescindere dalle vicende di Gallo, potrà a mio modesto avviso dare seguito a questa iniziativa le cui basi Gallo ha già predisposto”.