Reggio Calabria: il Movimento “No Merda” ottiene consensi

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In vista della stagione estiva conquista sempre più adesioni il Movimento “No Merda”: si tratta di un gruppo di cittadini che denunciano la presenza degli scarichi fognari nel mare di Reggio Calabria, soprattutto nelle vicinanze del litorale del Lungomare Falcomatà

Reggio Calabria città di mare. Chissà quante volte i cittadini avranno sentito uscire dalla bocca dei politici locali questa frase. “Parole, parole, parole…”, direbbe in questo l’amata Mina, perché di fatti concreti non se ne vede neppure l’ombra. E così, mentre nella vicina Messina ogni giorno sbarcano turisti dalle meravigliose navi crociera, ed anche in provincia località come Roccella Jonica, Caulonia e Siderno possono vantare la bandiera blu, la città calabrese dello Stretto invece non si dimostra capace di poter sfruttare le proprie potenzialità. Un gruppo di cittadini, però, finalmente ha deciso di fare luce sulla questione e di settimana in settimana riesce ad ottenere sempre più consensi: si tratta del Movimento “No Merda”, che sta si diffondendo tramite dei manifesti sparsi in giro per il centro storico.

“Questa città a vocazione marinara è oltraggiata nella sua essenza, cioè nel suo mare. Gli scarichi delle fogne a mare riducono la nostra unica attrezzatura turistica in un ricettacolo di Merda e veleni di ogni tipo, rendendo non balneabile tutta la nostra costa, ed il nostro antico ed amato lido. Questo comporta la totale assenza di turismo e la fuga in estate di tutta la nostra popolazione su altre spiagge pulite anche in altra regioni”, è quanto si legge nel volantino diffuso dai creatori del movimento. Il punto focale della locandina sta nel fatto che la città di Reggio Calabria non riesce a sfruttare soprattutto la bellezza del Lungomare: dal Lido Comunale arrivando fino a punta Calamizzi, quanti chilometri di spiaggia che potrebbero essere adattati a luoghi di balneazione ed invece rappresentano il punto degli scarichi fognari.

L’assenza di depuratori funzionanti fa scappare i turisti, oltre che a rappresentare un grave danno ambientale nei confronti di un patrimonio che andrebbe piuttosto valorizzato. E’ come se a Cortina d’Ampezzo o a Courmayeur i propri cittadini decidessero di scaricare i propri rifiuti in mezzo alle piste da sci. Un paradosso inspiegabile, come è inspiegabile la totale assenza di programmazione da parte della politica locale. “E’ per questo – si legge ancora sul manifesto – che la nostra città muore, anzi è già morta. Tutte le attività commerciali sono in crisi, e quei pochi negozi che ancora resistono aperti, sono destinati a chiudere. Quando e se la Goletta verde dovesse darci la “Bandiera Blu” la nostra città rinascerà da sola senza ulteriori interventi degli inutili politici. Se così fosse ci potremo immergere nel nostro amato ed antico mare insieme ai turisti, che porteranno insieme a noi, che non saremo più costretti a fuggire, un grande benessere economico sul più bel lungomare del mondo – conclude il messaggio – , che in questo momento è un LUNGOMERDA”.

I cittadini non vogliono quindi più restare a guardare senza agire e stanno nuovamente stampando volantini per raccogliere sempre più consensi in vista della stagione estiva. “Se ritieni che quel che ho detto è giusto, fotografa col tuo telefono questa locandina e diffondila sui social. Se lo farai la tua meravigliosa città ti ricambierà con un sorridente ‘GRAZIE'”, è la richiesta che è stata avanzata per provare a smuovere le coscienze di una città che non dovrebbe ricordarsi di “protestare” soltanto quando c’è di mezzo la Reggina.

locandina movimento no merda

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