Calabria, la replica di Afflitto: “vergognosa macchina del fango messa in piedi da Bausone”

StrettoWeb

Calabria, la replica di Afflitto: “quali sono i documenti falsi che avrebbero indotto il Tribunale di Catanzaro a rigettare il ricorso della Bausone?

“Pur essendomi imposto il silenzio, con grande rammarico mi vedo costretto ad evidenziare e denunciare la campagna diffamatoria ad opera della (soccombente) Bausone Alessia, la quale, con l’utilizzo dei media, ha messo in piedi una vergognosa macchina del fango, che non risparmia neanche i miei familiari più stretti, utilizzando argomenti ed affermazioni gravemente diffamatorie nei miei confronti che saranno oggetto di esame e specifica (ulteriore) denuncia/querela”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Francesco Afflitto. “Con queste mie righe voglio solo evidenziare ad Alessia Bausone che non riuscirà giammai a portare il giudizio (ora pendente in appello) dalla sede naturale dell’aula di giustizia, nella pubblica (mediatica) piazza laddove non vengono rispettati i più elementari principi del contradittorio che informano il giusto processo. I vari articoli pubblicati su alcune testate giornalistiche, locali e nazionali, che vedono come unica fonte la Bausone, sono tutti caratterizzati e frutto di mancato approfondimento ed omesse verifiche i fatti/atti/circostanze contenute nelle gravi affermazioni in esse rese. Quali sono i documenti falsi che avrebbero indotto il Tribunale di Catanzaro a rigettare il ricorso della Bausone? Quale è l’atto oggetto del falso ideologico in atto pubblico? Quale sarebbe la “cantonata” in cui è incorso il Tribunale? Tutte affermazioni buttate lì senza nessun fondamento ma tutte connotate dallo stesso scopo: buttare fango e discredito sulla mia persona e su chi mi sta vicino. Già il precedente tentativo di fare pressione sul Tribunale in 1° grado, non portato molta fortuna alla soccombente Alessia e, certamente, anche questo misero e nauseante tentativo di spostare il Giudizio dalla Corte d’Appello alla piazza mediatica subirà lo stesso nefasto destino. Da chi si professa “ Giurista, giornalista, opinionista” è lecito attendersi un comportamento consono a quelli che sono i principi che informano tali nobili professioni. Questi vili ed infondati attacchi non fanno di certo onore a queste categorie. Concludo sottolineando che Il sottoscritto è abituato a lavorare sodo nell’interesse della collettività, confidando nell’equilibrio del giudizio della magistratura e non ha tempo da perdere con chi trasforma le battaglie politiche e/o giudiziarie in un grande show mediatico”, conclude Afflitto.

Condividi