Calderoli a Villa San Giovanni: “enormi interessi oscuri contro il Ponte, se lo Stretto fosse in Lombardia l’avremmo fatto 70 anni fa”

roberto calderoli
StrettoWeb

Il vice presidente del Senato Roberto Calderoli stamani a Villa San Giovanni per il Sì al Referendum sulla Giustizia, ai microfoni di StrettoWeb ha ricordato la sua azione per istituire la Città Metropolitana di Reggio Calabria e ha ribadito l’importanza della realizzazione del Ponte sullo Stretto

“Io Voto Si, Cambiamo la giustizia”. E’ questo lo slogan che guida la conferenza stampa odierna tenutasi all’Hotel La Conca di Villa San Giovanni. Oltre alle elezioni amministrative, la città calabrese è infatti chiamata ad esprimersi sul Referendum Giustizia. La data del 12 giugno si avvicina e soprattutto il Centrodestra sta cercando di accendere i riflettori sul tema. Oltre al Coordinatore Regionale della Lega Calabria Giacomo Saccomanno, presente il Segretario del Partito Radicale Maurizio Turco e il presidente della Camera Penale di Reggio Calabria Pasquale Foti. Ospite speciale il Vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, accompagnato dal Coordinatore provinciale della Lega Franco Recupero“Sono al nono giorno di sciopero della fame, devo dire che inizio a sentire il peso”, ha affermato questa mattina ai microfoni di StrettoWeb il senatore, al centro della cronaca per il suo forte gesto messo in atto per accedere i riflettori sul Referendum Giustizia.

“Due terzi degli italiani non sanno neppure che si vota, è necessario informare sul tema. Domenica invece abbiamo un’occasione irripetibile per cambiare la giustizia, la gente non ha più fiducia nella magistratura. Il Parlamento non ha avuto il coraggio di prendere una decisione ferma, quindi la parola passa al popolo”, ha affermato il senatore della Lega in un territorio, quello reggino, particolarmente colpito negli ultimi anni dai casi di malagiustizia. Calderoli è entrato poi nel merito, focalizzandosi sulla Legge Severino: “noi chiediamo una modifica perché secondo quanto prevede la Costituzione nessun imputato è considerato colpevole se non con una sentenza in giudicato. L’unica eccezione che c’è nel nostro ordinamento è verso gli amministratori, consiglieri, assessori, sindaci o un governatore possono essere sospesi per 18 mesi con una sentenza di primo grado. Carriere politiche rovinate, arresti con successive assoluzioni. C’è troppo leggerezza in alcuni casi, bisogna cambiare qualcosa”.

Con Calderoli ministro alle Semplificazioni Amministrative, 13 anni fa Reggio Calabria divenne Città Metropolitana: il senatore ricorda quel traguardo con il sorriso: “ci fu molta pressione per introdurre la città all’elenco, ricordo di aver fatto un sopralluogo per vedere da vicino la realtà e tornai a casa convinto che meritasse quella denominazione”. Molto importante il passaggio di Calderoli sul Ponte sullo Stretto: “se lo Stretto di Messina fosse in Lombardia l’opera sarebbe già stata realizzata 70-80 anni fa. Non si capisce perché l’infrastruttura non è ancora fatta, devono esserci dietro interessi oscuri e molto grossi, hanno persino speso la metà di quanto sarebbe costato realizzarlo per liquidare la società che avevamo incaricato per la costruzione”. L’intervista completa:

Calderoli: “feci io Reggio Calabria Città Metropolitana, e contro il Ponte ci sono interessi oscuri” | VIDEO

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