“Il mio viaggio a New York” termina la vacanza al Sud: che bella la Sicilia, ma quanti disagi in Calabria…

StrettoWeb

Piero Armenti ha raccontato ai suoi centinaia di migliaia di follower il viaggio trascorso in Sicilia con la sua famiglia: la Calabria, vissuta come terra di passaggio, ha messo in evidenza alcune difficoltà vissute ogni giorno dai turisti

Il viaggio di ritorno di sei ore dalla Sicilia alla Campania, passando per la Calabria e lo Stretto di Messina. E’ terminata la vacanza di Piero Armenti, gestore della famosissima pagina “Il mio viaggio a New York”, trascorsa nell’Isola in compagnia della famiglia. In questi giorni, attraverso i tanti video pubblicati, il giornalista ha raccontato di una terra meravigliosa per le sue bellezze paesaggistiche e per le sue bontà gastronomiche. Amenti nei giorni scorsi, infatti, ha mostrato il tramonto visto da Capo d’Orlando, di fronte alle Isole Eolie, ma anche della cucina siciliana con gli arancini, le granite e i piatti di carne).

Particolarità vissuta durante questa “vacanza siciliana” è stata la traghettata nello Stretto di Messina, arrivando a Villa San Giovanni. Sebbene l’andata fosse filata tutta liscia, il ritorno è stato invece particolare complicati: sbarcati dal traghetto in Calabria, la famiglia Armenti è restata imbottigliata nel traffico. Tra auto, camion, vie e gallerie troppo strette, è stato davvero complicato raggiungere l’imbocco dell’autostrada: “potremmo rimanere qui tutta la giornata, hanno invaso la nostra carreggiata”. Altri registrati sono stati dal giornalista sempre in Calabria, all’interno di una bottega che vendeva prodotti artigianali. Tra ‘nduja e pacchi di pasta, Armenti è rimasto sorpreso ma non ha potuto acquistare alcun prodotto perché all’interno dello store non c’erano commessi. Insomma, una vacanza vissuta tra posti meravigliose e su tavole ben bandite, forse una maggiore organizzazione avrebbe potuto garantire al turista maggiori servizi per un ricordo ancora più gradito.

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