Messina, Sgarbi alla Processione della Madonna della Lettera. Bisignano: “inserire l’evento religioso come una tappa di un tour elettorale del candidato Sindaco Basile suona come una offesa per questa devozione e questi sentimenti”
Lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi domani venerdì 3 giugno, sarà a Messina per una serie di iniziative elettorali con De Luca e Basile. In merito alla partecipazione di Sgarbi alla processione della Madonna della Lettera, l’ex assessore provinciale e portavoce del gruppo di Iniziativa Civica “Rispetto Messina”, Michele Bisignano, non le manda a dire: “la devozione dei messinesi per la Madonna della Lettera è un sentimento forte e radicato nella memoria popolare, quella memoria di cui alcuni non hanno contezza, come viene dimostrato dal ridicolo, infantile e vergognoso tentativo di strumentalizzare per cinici fini elettorali un evento tradizionale come la processione del 3 Giugno. Inserire tale evento religioso – sottolinea– che è nel cuore della gente come una tappa di un tour elettorale del candidato Sindaco Basile, accompagnato da due esponenti politici, suona come una offesa per questa devozione e questi sentimenti. Senza contare che il parlamentare noto a livello nazionale ha assunto in parecchie occasioni pubblicamente atteggiamenti di litigiosità, intemperanza, intolleranza e violenza verbale ,che mal si addicono con la religiosità cristiana. E sarebbe anche opportuno, dato che ancora non si era giunti a superare tali limiti di rispetto per la religione, spesso utilizzata come esposizione dei suoi simboli a fini popolustici, un richiamo della Curia Arcivescovile tendente ad evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione a fini politici ed elettorali di eventi e cerimonie religiose, pur considerando che chiunque, a titolo privato può prendervi parte. Non pensavamo però , pur nella asprezza della competizione elettorale ,che si potesse arrivare a tanto, e per questo ancora una volta da cittadini e cittadine abbiamo sentito il dovere di intervenire, dando voce anche ai tanti che hanno espresso la loro indignazione”, conclude Bisignano.