Quando Perna voleva unire Reggio e Messina con un referendum per l’Aeroporto dello Stretto, “ma Versace mi disse: ‘prima il Ponte…”

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Tonino Perna presenta il suo libro, raccontando il suo anno da vicesindaco a Reggio Calabria, e svela anche alcuni aneddoti e retroscena interessanti

Tanti spunti, interessanti retroscena. E anticipazioni. Un’anteprima del libro che ha scritto e che questo pomeriggio ha presentato. Tonino Perna, Professore e figura politica importante sia a Messina che a Reggio, è stato scelto da Falcomatà come vicesindaco all’inizio del suo mandato, ma ha ricevuto il benservito prima della sospensione dopo la condanna per il processo Miramare ai danni del primo cittadino. E oggi, presso i Giardini dei Monfortani al Parco Caserta, al centro di Reggio Calabria, ha presentato come detto il suo ultimo testo, “Diario: 385 a Palazzo San Giorgio”.

E’, ovviamente, in chiave di racconto, una fotografia del suo anno al Comune. In cui ne sono successe di diverse. Tra gli aneddoti citati, anche uno relativo alla possibile “unione” di Reggio Calabria e Messina. Un’unica area, con il rilancio dell’Aeroporto. Un grande agglomerato su cui a decidere sarebbero stati i cittadini. “C’erano le regionali – rivela – e in una riunione con la maggioranza spiegavo di questa ‘fusione’ con Messina, attraverso un referendum. Due città che fanno 1 milione e 400 mila persone. E poi vediamo come funziona l’Aeroporto. Potevamo andare a chiedere un Aeroporto dello Stretto. Che succede? Silenzio. Si alza solo uno, l’attuale Sindaco Metropolitano Carmelo Versace. Cosa mi dice? ‘Bella relazione, sì, ma prima facciamo il Ponte e dopo 2-3 giorni facciamo questo referendum…”.

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