Referendum, Berlusconi vota a Milano: “a Palermo arresti a orologeria, è sempre la solita storia. E su Salvini in Russia polemiche senza senso, io sarei andato da Putin”

berlusconi voto 12 giugno
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Le parole di Silvio Berlusconi che ha votato a Milano per il Referendum sulla Giustizia

L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha votato a Milano per i referendum sulla giustizia. Il leader di Forza Italia è arrivato al seggio allestito nella scuola di via Ruffini, a due passi dal Cenacolo Vinciano in centro a Milano, in auto alle 9:30 circa ed è stato accolto da un gruppo di giovani militanti del partito, oltre che dalla coordinatrice cittadina di Forza Italia Cristina Rossello. Con lui anche la senatrice di Forza Italia e coordinatrice regionale Licia Ronzulli. Nel corso della votazione c’è stato un piccolo intoppo per l’ex premier che è dovuto rientrare una seconda volta nella cabina per dividere correttamente le schede del referendum.

Mi sembra che sia una polemica del tutto inutile e senza senso. Come tante cose che fanno addosso a noi che sono senza senso“. Così Silvio Berlusconi ha commentato le polemiche sul mancato viaggio del leader della Lega Matteo Salvini a Mosca, a margine del voto per il referendum. “Ho pensato che se io fossi stato Presidente della Repubblica, sarei potuto andare e ripetere con Putin quello che ho fatto nel 2008“, ha aggiunto Berlusconi.

Questi arresti di candidati un giorno o due prima delle elezioni, potevano anche aspettare due giorni dopo. Questa è sempre la storia della giustizia politicizzata che non è morta” ha detto ancora Berlusconi commentando quanto avvenuto in Sicilia a margine del suo voto al referendum a Milano. “Potevamo fare un passo avanti con questi referendum“, ha concluso.

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