Reggio Calabria: botta e risposta tra il Grande Ospedale Metropolitano ed il consigliere metropolitano Michele Conia
E’ chiara e netta la denuncia del sindaco di Cinquefrondi e consigliere metropolitano Michele Conia: “non solo carenze di organico, non solo carenze strumentali ed organizzative. Da qualche tempo carenze strutturali di base. L’impianto elettrico di tutto il GOM va fin troppo spesso in blocco, determinando la sospensione dell’ erogazione di elettricità e l’avvio del gruppo elettrogeno, assolutamente inadeguato alle necessità. Ne consegue quindi il blocco delle sale operatorie e delle attività diagnostiche strumentali a tutti i livelli (radiologia, laboratori, radioterapia), che devono essere riservate alle sole urgenze. Il blocco dei computer rende inoltre ulteriormente complicato l’utilizzo di tali strumentazioni anche nell’emergenza. Questo significa pazienti e personale non in sicurezza, cittadini non in sicurezza, dal momento che il GOM è centro hub per tutta la provincia. In una regione con la sanità ridotta al lumicino, in cui nessuna cura è garantita, in cui tutti gli ospedali lamentano gravissime carenze, in una regione che finanzia le regioni del nord con una massiccia emigrazione sanitaria, in un Paese che si vuole definire civile, tutto questo è inaccettabile. Non ci sono più scuse, non ci sono più commissari piovuti dal cielo e ignari anche di dove si trovino: il presidente Occhiuto si ricorderà finalmente di ricoprire questo ruolo ed intervenire, come comunque dovrebbe anche per il ruolo che gli elettori gli hanno assegnato, o ha deciso di rinunciare alla cura dei suoi cittadini e consegnarla definitivamente al privato e alle altre regioni? Noi non staremo a guardare: organizzeremo presidi e proteste, denunceremo lo stato delle cose in tutte le sedi competenti, perché la salute è un diritto costituzionale e deve essere garantito a tutti e tutte”, conclude Conia.
Replica del GOM di Reggio Calabria al comunicato del consigliere metropolitano Michele Conia sul disservizio della rete elettrica
In replica al comunicato stampa inviato dal consigliere metropolitano e sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, il Grande Ospedale Metropolitano“Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria precisa quanto segue: “non risponde al vero l’affermazione che le attività diagnostiche e delle sale operatorie siano state bloccate a causa del blackout. Infatti, la presenza di cinque gruppi elettrogeni e di continuità garantiscono l’erogazione di energia elettrica in Ospedale anche in situazioni di emergenza permettendo lo svolgimento delle attività del blocco operatorio, benché a regime ridotto, il funzionamento delle apparecchiature elettromedicali e diagnostiche, nonché la depurazione delle acque, sebbene non la climatizzazione. La situazione denunciata dal consigliere Conia, com’è facile comprendere, non è di responsabilità del G.O.M. di Reggio Calabria, ma è riconducibile ad una interruzione dell’erogazione della corrente elettrica da parte dell’ENEL dovuta ad un guasto alla rete elettrica occorso su via Vallone Petrara. Il guasto in questione è seguito ad una anomalia registrata già nella notte di lunedì sulla rete di Via Melacrino dalla quale il presidio “Riuniti” dipende. A causa di questa l’approvvigionamento elettrico del presidio “Riuniti” è stato dirottato su Via Vallone Petrara dove poi si è avuto un guasto ben più serio. Nondimeno, in questa circostanza il G.O.M. di Reggio Calabria ha reagito con grande prontezza mobilitando uomini e mezzi per il governo e la sorveglianza dei gruppi elettrogeni e di continuità, gli ascensori e le centrali idriche, e limitando al minimo le incontrovertibili difficoltà. È stato anche attivato l’intervento di un generatore di corrente di proprietà del gestore della linea elettrica, ma del quale non c’è stato bisogno. In riferimento a quanto accaduto, già nella giornata di ieri, il G.O.M. di Reggio Calabria ha ufficialmente informato S. E. il Prefetto di Reggio Calabria circa l’interruzione di energia elettrica al presidio “Riuniti”. Dispiace che il firmatario della nota, persona di grande correttezza istituzionale, abbia inteso non controllare gli accaduti con la Direzione risparmiando così un attacco strumentale al GOM che – come illustrato – è stato vittima al pari di tutti i Cittadini della zona di un disservizio causato da terzi. Il “colpo da battere” richiesto al Presidente Occhiuto forse sarebbe doveroso, a tutela dei Cittadini, che lo battesse la Città Metropolitana nei confronti dell’ENEL”.