Russia, Gazprom annuncia il taglio del 40% del gas all’Europa tramite il gasdotto Nord Stream 1

StrettoWeb

Gazprom, colosso del gas russo, annuncia il taglio della fornitura di gas all’Europa del 40% attraverso il gasdotto Nord Stream 2

Le consegne di gas tramite il gasdotto Nord Stream possono essere garantite solo fino a un volume di 100 milioni di metri cubi di gas giornalieri invece dei previsti 167 milioni di metri cubi“. Con questa dichiarazione, il colosso del gas russo Gazprom ha annunciato la riduzione di oltre il 40% della capacità di consegna giornaliera di gas alla Germania tramite Nord Stream 1 “poiché le attrezzature necessarie non sono state consegnate dal gruppo tedesco Siemens“. “Osserviamo la situazione e verifichiamo. Al momento la sicurezza degli approvvigionamenti continua ad essere garantita“, ha dichiarato un portavoce del ministero dell’Economia tedesco.

La notizia ha fatto alzare i prezzi di mercato: ad Amsterdam il contratto Ttf è scambiato a 98,6 euro per megawattora (+18,2%), dopo aver superato i 100 euro, sui livelli di metà maggio. Il gasdotto Nord Stream è un progetto nato nel 1997 con l’obiettivo portare il gas naturale russo in Germania senza passare per i Paesi baltici, quelli del gruppo Visegrad (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria), la Bielorussia e l’Ucraina, che perdono così i guadagni derivanti dai diritti di transito.

Il Nord Stream è in grado di portare 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno dalla Russia all’Europa Nord Stream 1 è entrato in funzione il 6 settembre 2011, con una seconda linea che è partita nell’ottobre 2012. Successivamente, è nato il progetto del Nord Stream 2, gasdotto sottomarino lungo 1232 km, costato 12 miliardi di dollari, ma bloccato nel febbraio 2022 dal cancelliere tedesco Olaf Scholz a causa dell’invasione della Russia in Ucraina e del riconoscimento del Donbass.

Condividi