Mara Carfagna sceglie Azione: “mi candido con Calenda, lasciare Forza Italia una scelta dolorosa”

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L’annuncio di Mara Carfagna che passa nel partito di Carlo Calenda e spiega il perché del suo addio a Forza Italia

Una sofferta e ragionata decisione, ma anche Mara Carfagna ha lasciato Forza Italia. Il Ministro per il Sud ha reso noto che continuerà il proprio percorso politico con Azione e, alle prossime elezioni, si candiderà quindi con Carlo Calenda. “E’ stata la scelta più difficile – spiega Carfagna – , anche dal punto di vista umano per quello che devo a Silvio Berlusconi. Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione, a mio giudizio Calenda offre l’unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi. Ha una proposta europeista, liberale, garantista”.

Calenda accoglie con gioia la notizia: “Benvenuta Mara Carfagna. Mara è un ottimo Ministro per il mezzogiorno e una persona seria e coraggiosa. Entrerà nella segreteria di Azione e ci aiuterà a costruire un grande partito liberale, riformista e popolare per dar voce all’Italia seria. Avanti!”.

Mara Carfagna: “vi spiego il mio addio a Forza Italia”

Rispetto ai ministri Gelmini e Brunetta, Mara Carfagna ha pensato qualche giorno in più prima di prendere la decisione di lasciare Forza Italia. Oggi, tramite le proprie pagine Facebook, ha fatto chiarezza su alcuni aspetti, sottolineando: “non sono io ad aver abbandonato Forza Italia, ma è Forza Italia ad aver abbandonato i suoi valori originari”. “Con me – prosegue Carfagna – il giochino della poltrona non può funzionare. In questi anni ho lavorato sodo e a settembre avrei potuto avere un seggio da parlamentare sicuro in Forza Italia. Mi sarebbe bastato tacere, accettare quello che in molti chiamano “compromesso”. Ma non l’ho fatto, perché l’Italia vale di più. E perché non è mai stato il mio stile. Ho messo davanti a tutto i miei valori, i principi in cui credono le persone che fino ad oggi ci hanno sostenuto con forza. Il sostegno alle imprese, il diritto al lavoro, la capacità di innovare un Paese pieno di potenziale, la protezione di chi è rimasto indietro”.

“Poi, in questi ultimi anni, ho conosciuto una seconda Forza Italia, che ha deciso di sottomettersi ai messaggi di due partiti estremisti nel linguaggio e populisti nella promessa di impossibili miracoli. Il Centrodestra si è trasformato in un asse dell’irresponsabilità quando ha deciso di mandare a casa il premier più rispettato d’Europa, interrompendo riforme, ristori, sostegni alle imprese e alle famiglie, pur di prendere qualche deputato in più. Chi, allora, lavora per le poltrone, e chi per il bene del Paese? Ciascuno risponda usando la sua intelligenza. Io l’ho fatto e ho trovato la mia risposta. L’Italia non può andare avanti a forza di slogan e vuote promesse. Chi ama questo Paese deve rimboccarsi le maniche e mettersi in gioco. Questa è stata la mia scelta. Una scelta forzata, dolorosa, ma inevitabile. La mia, a differenza di molte altre, è stata però anche una scelta di coraggio. E ne vado fiera. A testa alta, sempre. E col sorriso!”, conclude Mara Carfagna.

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