Covid, Zangrillo: “basta paranoie ossessive sui tamponi”

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“Bisogna piantarla di parlare di Covid e ripristinare al più presto le regole del buon senso”, è il pensiero del dott. Alberto Zangrillo

Mentre l’ondata estiva di contagi determinata dalle sottovarianti Omicron prosegue in Italia, torna a parlare di tamponi per il Covid Alberto Zangrillo, prorettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele. Tramite il proprio account Twitter lo specialista ha pubblicato un’immagine in cui si legge: “Covid, ho i sintomi ma il tampone è negativo: perché?”. Zangrillo ritiene che si tratti di “paranoia ossessiva”. “Bisogna piantarla di parlare di Covid e ripristinare al più presto le regole del buon senso”, ha dichiarato all’Adnkronos Salute.

Sembra chiaro quindi che ormai la quasi totalità di medici e virologi sia schierata sulla stessa linea riguardo il Covid, molto meno allarmista e più scientifica rispetto a questi ultimi due anni. Anche nei giorni scorsi Matteo Bassetti e Andrea Crisanti, due esperti che non sono mai risparmiati nello scambio di critiche, si sono trovati d’accordo. “Facciamo circolare questo virus – ha affermato Bassetti – . Quando dico questo non significa che vogliamo il Covid-party, ma è evidente che se a Roma, con 35 gradi, dici ai ragazzi di mettere la mascherina non se la mettono. Ho già sentito dire che a settembre manderemo i nostri figli con le mascherine, attenzione, ma io farò la guerra per loro, sarò un alleato dei ragazzi. Un governo, che dopo 3 anni, non è in grado di mandare i ragazzi a scuola senza la mascherina, è un governo che sulla scuola deve rivedere profondamente le sue politiche”.

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