Crisi di governo, Zakharova bacchetta l’Italia: “Russia non c’entra con vostri fallimenti”

StrettoWeb

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, bacchetta l’Italia in merito alla crisi di governo in atto: un fallimento con il quale la Russia non ha nulla a che fare

La notizia riguardante l’evolversi della crisi di governo in Italia, con tanto di dimissioni del premier Mario Draghi, ha fatto il giro del mondo, arrivando anche in Russia. Il Premier italiano è stato uno dei leader che maggiormente si è esposto in favore dell’Ucraina dopo l’aggressione della Russia, sottolineando più volte il sostegno a Kiev e la necessità di fermare l’escalation della quale Mosca si è resa protagonista. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri della Russia, ha invitato i politici europei a cercare i motivi delle rispettive crisi “nei propri errori e nella loro mancanza di professionalità“.

Una stoccata rivolta, in un colpo solo, a Gran Bretagna e Italia, viste le situazioni di Boris Johnson e Mario Draghi. Restando sulla tematica italiana, Zakharova ha ironizzato: “noi stessi siamo storditi dal potere della diplomazia russa, come si evince dai resoconti dei media italiani. Stiamo scoprendo che i nostri ambasciatori sono in grado cambiare i governi con un paio di chiamate”. Poi, rispondendo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ha continuato: “parlando seriamente, dobbiamo prendere atto che il capo del ministero degli Esteri italiano continua a cercare le cause esterne dei problemi politici interni dell’Italia. Non c’è niente di nuovo in questo: i rappresentanti di altri paesi occidentali hanno ripetutamente cercato di utilizzare tali metodi quando non c’era nessuno da incolpare per i propri fallimenti sullo sfondo del crescente malcontento tra la popolazione. È esattamente ciò che sta accadendo oggi relativamente al tema dell’energia e del cibo“.

Per quanto riguarda Mosca, “a differenza degli ‘Stati veramente democratici’, i cui rappresentanti spesso apertamente e senza ombra di imbarazzo ammettono la loro partecipazione alla preparazione di colpi di stato in altri paesi“, ha sempre “aderito e aderisce al principio di non ingerenza negli affari degli Stati sovrani, e le sue ambasciate si attengono rigorosamente alle disposizioni della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 1961“. E questo “è stato più volte sottolineato, anche recentemente, nell’ambito delle vicende politiche interne all’Italia“.

Condividi