Gattuso, il triste retroscena: “i social rovinano la vita delle persone, ho sofferto”

StrettoWeb

“I dirigenti del Tottenham sono cascati sulle falsità dette sul mio conto e ho pagato, a Valencia invece la società mi ha appoggiato”, ha confessato Rino Gattuso

“Il Tottenham è arrivato dopo aver lasciato la Fiorentina, ma non sono più andato lì a lavorare per delle cose non vere. I dirigenti del Tottenham ci sono cascati e ho pagato. Quando succedono queste cose diventa difficile difendersi, per fortuna al Valencia la dirigenza mi ha appoggiato. I social possono distruggere un personaggio o una persona e ci sono tanti esempi: penso ai ragazzini che finiscono sul web, rimangono etichettati per tutto il resto della vita a causa di un piccolo errore”. E’ questo lo sfogo rilasciato da Gennaro Gattuso ai microfoni di Sky Sport 24. L’ex allenatore calabrese è tornato sull’ultimo anno difficile, caratterizzato soprattutto da alcune accuse di razzismo e sessismo giunte nei suoi confronti, che per poco non hanno rischiato di far saltare la trattativa con il Valencia.

“Su questo aspetto dei social bisogna lavorare – prosegue Rino Gattuso – . Quando hai una famiglia e degli amici che ti supportano nel quotidiano, passa tutto. Ma se non hai tutto questo è difficile. Non tutti gli esseri umani sono forti, è un mondo troppo complicato da capire e penso che ci vorrebbero un po’ di regole. Lascio passare tante cose che sono state dette, anche se sono stato davvero male. Ma va bene così”. Infine, sul calcio italiano: “quando ero bambino io si giocava 10 ore al giorno per strada, adesso 10 ore si gioca complessivamente in una settimana. I nostri figli oggi sviluppano altre capacità, sono fenomeni sui telefonini. Bisogna ripartire dalle parrocchie, dai campi, comprare qualche giocatore in meno e costruire più campi. Il talento si sviluppa allenandosi ore e ore, io penso che oggi ci si allena poco, bisogna tornare a farlo per ore e ore come succedeva una volta, solo così si sviluppa la tecnica”, ha concluso Gattuso.

Condividi