Pro Italia, ennesima vergogna Draghi: “niente moduli per la raccolta firme, così i partiti non possono presentarsi alle elezioni”

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Pro Italia denuncia la mancata messa a disposizione, da parte del Ministero degli Interni, dei moduli per la raccolta firme attraverso i quali i partiti possono presentarsi alle elezioni

Il Ministero degli Interni non rende disponibili i moduli per la raccolta firme. Senza la raccolta firme in digitale i nuovi partiti non potranno presentarsi alle elezioni. Circa 60 mila firme da raccogliere entro fine agosto, a mano e in presenza di un pubblico ufficiale: “un’impresa quasi impossibile e discriminatoria“. A due mesi dalle elezioni politiche, i partiti più piccoli avranno enormi difficoltà a raccogliere le circa 60 mila firme necessarie per candidarsi al Parlamento.

Sarà una sfida quasi impossibile, dato che le adesioni vanno depositate entro fine agosto dopo essere state raccolte a mano e autenticate al momento della firma da un pubblico ufficiale presente sul posto: una procedura anacronistica che non tiene conto di strumenti collaudati come la firma digitale e che rappresenta una “grave discriminazione”. Chiediamo alla Presidenza del Consiglio uscente, di fare tutto quanto è in suo potere per impedire che le prossime elezioni siano riservate alla partecipazione dei partiti già rappresentati in Parlamento” e “consentire la presentazione di liste di candidati anche attraverso firma digitale, dopo che già è stato consentito sui referendum””. È quanto dichiarato in un comunicato stampa a firma di Giuseppe Joe Puntillo, Segretario Regionale Pro Italia.

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