M5S, Di Battista ironizza: “e anche oggi esce dal Governo domani”

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L’ex deputato grillino si domanda come “la più grande forza politica del Paese possa essersi ridotta nella succursale della pavidità e dell’autolesionismo”

“E anche oggi il Movimento esce dal governo domani. Esprime a Draghi il proprio disagio, come se uno dei peggiori premier della storia fosse un prete nel confessionale”. Ironizza prima e non usa mezzi termini poi Alessandro Di Battista, in merito alle polemiche di questi giorni che circolano sul Movimento 5 Stelle. L’ex deputato grillino è duro soprattutto sulla strategia politica del leader Giuseppe Conte dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Premier Mario Draghi. “Chissà, magari il Movimento uscirà dal governo dopo l’estate, quando i parlamentari avranno maturato la pensione — scrive l’ex numero uno movimentista — . Magari uscirà dopo la finanziaria, momento d’oro per chi è alla ricerca di denari da trasformare in markette elettorali. O forse non uscirà mai. Intanto anche i più irriducibili sostenitori M5S, gli ultimi giapponesi direi, si domandano come sia stato possibile ridurre la più grande forza politica del Paese nella succursale della pavidità e dell’autolesionismo”.

Poche ore prima, sempre Di Battista aveva usato toni altrettanto caustici per difendere l’ex sindaco di Roma Virginia Raggi: “se i suoi primi mesi fossero stati come quelli di Gualtieri, credo che qualcuno avrebbe proposto di bruciarla viva come Giordano Bruno a Campo dei Fiori”.

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