Messina, la denuncia: “al drive-in un vigilante ha chiesto un’offerta per un tampone”

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L’episodio è stato segnalato ai Carabinieri, ma anche il capogruppo di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone ha scritto un’interrogazione parlamentare rivolta al presidente Musumeci e all’assessore Razza

Sabato scorso un cittadino, di ritorno a Messina e proveniente dall’aeroporto di Catania, preoccupato per il manifestarsi di alcuni sintomi di Covid (tosse, mal di gola, raffreddore) ha deciso di recarsi al drive in dell’ex Gazometro per effettuare un tampone, ma sul luogo un vigilante gli avrebbe chiesto un’offerta per il tampone. E’ quanto denuncia all’Ars il deputato il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone, tramite un’interrogazione parlamentare urgente indirizzata al presidente Nello Musumeci e all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza. L’episodio è stato segnalato anche ai Carabinieri.

La guardia giurata, approfittando dell’assenza dei medici, avrebbe detto che lui avrebbe potuto dare “3-4 tamponi di quelli utilizzati dal personale medico tramite pagamento di un corrispettivo”.  Tommaso Calderone interroga quindi Musumeci e Razza per sapere “se non reputino necessario avviare un’indagine conoscitiva alla luce del grave comportamento del vigilante che si è offerto contra legem di consegnare dei tamponi al cittadino dietro pagamento di un corrispettivo di denaro, per ristabilire ordine e legalità nella struttura pubblica che svolge un servizio così importante e delicato per la comunità messinese”. Calderone chiede inoltre di sapere “quali controlli vengono effettuati sulla corrispondenza dei tamponi acquistati dall’Asp, di quelli somministrati, di quelli in magazzino o di quelli per qualsiasi ragione smaltiti e non più in carico ai fini di un controllo sulla spesa del denaro dell’erario pubblico”.

 

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