Ponte sullo Stretto, Siviero: “progetto campata unica è la soluzione. Le tre campate sono un’utopia”

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Ponte sullo Stretto: ecco quanto diceva il Prof. Siviero in un’intervista del 2021 a Zapping

Ponte sullo Stretto sì, Ponte sullo Stretto no. Progetti, polemiche, discussioni e intanto, nel 2022, dopo decenni di dibattito, siamo sempre al punto di partenza. Il Prof. Enzo Siviero, l’ingegnere padovano esperto nella realizzazione di questo tipo di infrastrutture e da sempre sostenitore dell’opera di collegamento stabile tra Messina e Reggio Calabria, in un’intervista su “Zappingg”, Rai Radiouno del 19 ottobre 2021, che riportiamo in basso integralmente, faceva chiarezza su alcune questioni chiave. Siviero ricorda che l’attraverso stabile tra Calabria e Sicilia ha un progetto cantierabile, quello a campata unica, smontando le tesi dei sostenitori del ponte a tre campate: “è un qualcosa per perdere tempo, un’utopia”.

“La relazione della Commissione tecnico-scientifica del ministero delle Infrastrutture, pubblicata lo scorso anno, sostiene che il ponte a tre campate presumibilmente costa meno, ma credo sia un’informazione inesatta”, rimarca Siviero che ripete “l’unica soluzione reale rimane sempre quella del ponte a campata unica: la sezione dell’infrastruttura è stata testata in dieci gallerie del vento, proprio per testare la deformazione indotta dal vento. Basti pensare che il Ponte è diventato il modello per tutti i ponti sospesi. E comunque il contractor è partecipato da società con grande esperienza sui ponti sospesi come la danese Cowi e l’italiana Webuild, con la supervisione dell’americana Parsons, una garanzia”.

Nel corso dell’intervista, il noto docente, ricorda la lettera scritta al premier Draghi ed al Ministro Giovannini, lo scorso settembre in cui rimarca: “l’opera è indispensabile e non più procrastinabile che, unitamente alle altre infrastrutture necessarie per il Sud, consentirebbe al Mezzogiorno d’Italia di non “allontanarsi” sempre di più dal Nord e dall’Europa (già nel 2003 la Commissione Van Miert aveva inserito il Ponte nel Corridoio prioritario europeo n.1 Berlino-Palermo). Inoltre, darebbe impiego a quanti, oggi, risultano sotto-impiegati ed hanno necessità di sussidi statali: operai in cassa integrazione. Né può essere ignorato il costo dell’insularità siciliana reso noto, sulla base di uno studio regionale, dal vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao in oltre 6 miliardi di euro all’anno (il costo dell’intero collegamento stabile comprese le opere a terra). Infine corre l’obbligo di segnalare che il dibattito pubblico è già stato ampiamente svolto prima dell’approvazione del progetto definitivo e riproporlo nuovamente farebbe slittare ulteriormente e di molto, una decisione operativa che è ormai improcrastinabile”.

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