Reggina, lo speciale del CdS. Saladini su Reggio, Inzaghi e i debiti: “vi svelo tutto”

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Il patron della Reggina sogna in grande: “vorrei una Calabria forte e questo club può rivelarsi un volano importante per la crescita sportiva, culturale, civile”

“Questa è una storia d’orgoglio calabrese puro. Purissimo”. Inizia così lo speciale di due pagine dedicato da Xavier Jacobelli e il Corriere dello Sport sulla nuova Reggina del patron Felice Saladini, l’imprenditore che ha letteralmente salvato il club quando sembra essere sull’orlo del baratro. “Ho preso la Reggina perché credo nei valori dello sport e in una Calabria forte, dinamica, apprezzata e rispettata – svela Saladini durante una call telematica alla presenza del presidente Cardona, di Martino e Taibi – . La Reggina è una vera istituzione per Reggio, per i calabresi, merita ogni sforzo. Può rivelarsi un volano importante per la crescita sportiva, culturale, civile. Ho formato una squadra di persone serie, per bene e animate da un solo obiettivo: riportare il club dove merita e restarci lì stabilmente”.

INZAGHI – Saladini ricorda del blitz per trovare l’intesa col tecnico Pippo Inzaghi: “sono volato a Formentera perché credo in lui, un eccellente allenatore, un campione del mondo, un uomo vero. Ha firmato un contratto di tre anni per fare le cose nel modo migliore con la massima trasparenza verso i tifosi, verso Reggio, verso il calcio che ci guarda con simpatia pari all’attesa”.

DEBITI – Saladini inoltre svela di avere in mente progetti per il Sant’Agata e lo stadio Oreste Granillo: “pubblico e privato devono e possono andare a braccetto. Siamo a Reggio da meno di un mese e, mi creda, abbiamo trovato una situazione delicata, ereditando debiti molto pesanti. Per accollarceli lo sforzo iniziale è stato enorme, ma l’abbiamo sostenuto con la certezza che ne varrà la pena”.

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