Brogli elettorali a Reggio Calabria, Castorina torna in Consiglio Comunale ed i consiglieri comunali di Forza Italia abbandonano l’aula

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Reggio Calabria, Castorina torna in Consiglio Comunale a 18 mesi dallo scandalo dei brogli elettorali ed i consiglieri comunali di Forza Italia abbandonano l’aula per protesta

Antonino Castorina rientra in Consiglio Comunale. Il Consigliere ed ex capogruppo Pd al Comune di Reggio Calabria, coinvolto nello scandalo dei brogli elettorali a dicembre 2020, ha ripreso oggi il posto a Palazzo San Giorgio dopo 18 mesi di allontanamento. Il suo rientro ha provocato la forte protesta da parte dei consiglieri comunali di Forza Italia, i quali in una nota rivolta al presidente del consiglio, spiegano il perchè dell’abbandono dell’aula consiliare.

“Gentile Presidente,
noi siamo e restiamo garantisti, sempre, non a convenienza, come il Pd. Gli stessi che oggi lo accolgono a braccia aperte in stile comitato d’accoglienza, all’indomani dello scoppio dell’inchiesta furono i primi ad isolarlo dal contesto politico ed istituzionale chiedendone la sospensione e finanche l’espulsione. Ma una cosa è il garantismo, un’altra è il rispetto etico e morale verso un’intera Città …che attende ancora giustizia e verità. Pertanto, profondamente inquieti per la non ancora chiarita vicenda dei brogli elettorali, sulla quale si basa la tenuta democratica del Consiglio comunale stesso, riteniamo inconcepibile che si continui nella totale indifferenza di quanto accaduto, con il tarlo della illegittimità dell’Aula che ci circonda, dove sediamo a nome e per conto del popolo reggino. Ed è proprio in segno di vero e sincero rispetto nei confronti dei reggini, tanto quelli vivi quanto quelli defunti, che riteniamo doveroso oggi abbandonare l’Aula e i lavori di questa seduta in occasione del rientro sugli scranni di Palazzo San Giorgio di colui che le carte dell’inchiesta definiscono il presunto “deus ex machina” di un sistema criminoso perverso. Ad avviso nostro e della maggior parte dei cittadini di Reggio Calabria, avrebbe dovuto riconoscere da sé che ripresentarsi qui prima di aver chiarito la sua posizione è uno sgarbo che i reggini non meritavano. Non si tratta di un’indagine qualunque di un reato qualunque; si tratta un’inchiesta grave, che macchia l’Istituzione e la Città tutta. Dunque, sarebbe stato opportuno non rientrare. Ed è per questo che, contrariamente a quanto fatto dalla Maggioranza, non faremo parte del triste e poco dignitoso “comitato d’accoglienza”. E per oggi lasciamo l’Aula in segno di protesta. Reggio merita più rispetto”.

Federico Milia
Antonino Caridi
Antonino Maiolino
Roberto Vizzari

 

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