Reggio Calabria, Ripepi in Consiglio Comunale: “intitolare il Corso a Gianni Versace”. E sul Mediterranean Life…

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Il Consigliere Comunale ha rilasciato anche un importante passaggio sull’aeroporto dello Stretto

“Questa amministrazione Comunale manca di visione strategica, potremmo vivere di poche cose. Il turismo da diporto, servono almeno due porti turistici a Reggio Calabria e uno a Villa San Giovanni”. E’ quanto ha affermato il Consigliere Massimo Ripepi durante il Consiglio Comunale odierno tenutosi nell’aula Battaglia di Palazzo San Giorgio. L’esponente dell’opposizione ha ricordato e menzionato a tal proposito il Mediterranean Life: “ma lo vogliamo realizzare che abbiamo deciso tutti di farlo, ma ancora non si è mosso nulla? Abbiamo l’autostrada del mare che ci passa di fronte, ci passa il tesoro davanti e non facciamo nulla. Ma lo vogliamo fare almeno altri due porti turistici a Reggio Calabria? Vogliamo convertire le scuole che ci sono in Via Marina per fare alberghi, un vecchio progetto mai realizzato?”.

Turismo via mare, ma non solo, Ripepi ricorda che Reggio Calabria può essere un punto di attrazione mondiale per due motivi: “abbiamo l’opera più importante del mondo, che sono i Bronzi di Riace, lo dicono i professori universitari, la gente li conosce ma non sa dove si trovano, e siamo riusciti a sprecare anche l’occasione del 50° anniversario dal loro ritrovamento. E poi voglio presentare una mozione, abbiamo il reggino più conosciuto nella storia: Gianni Versace. Dobbiamo intitolargli il Corso Garibaldi, dobbiamo costruire il Museo, si faccia un Referendum popolare. Questa operazione di marketing serve a dare le coordinate a tutti i cittadini del mondo su dove si trova Reggio Calabria. Non possiamo intitolargli una qualunque via, bisogna fare la mossa più importante che c’è”.

Ripepi affronta poi il tema gestionale e parla del “problema dei problemi”, ovvero l’aeroporto dello Stretto: “all’epoca ricordo quando ero qui da solo a dire che ci stavano scippando l’aeroporto. Qui c’era Falcomatà, alla Regione c’era Irto. Quando fallì la nostra società di gestione, io proposi di metterla in liquidazione, per evitare la società unica di gestione. Ma il sindaco Falcomatà non fece questa operazione e cedette il nostro gioiello alla società di gestione unica, senza dimenticare che mentre parlavamo di questo tema Falcomatà mi disse ‘questa non è la sede giusta per parlare dell’aeroporto’. Allora vi chiedo, dove eravate? Abbiamo consegnato l’aeroporto ad una società i cui soci erano i Comuni di Catanzaro, Lamezia e una serie di privati situati sul territorio lametino. L’abbiamo lasciato a soggetti pubblici nel cui Statuto hanno scritto che il Comune di Reggio Calabria deve perseguire interessi territoriali. Oliverio allora non ha sbagliato, ma fu Falcomatà sbagliando a cederlo. Adesso Occhiuto ha fatto un’altra operazione giusta, ha reso la società a maggioranza pubblica e aumentato le quote della Regione. Oggi quindi so che l’aeroporto dello Stretto non è più nelle mani di chi ha interesse in altri territori. La nostra infrastruttura sta adesso aspettando i 25 milioni ottenuti da Cannizzaro. Ancora non li abbiamo visti, ma sono sicuro che arriveranno, altrimenti diremo che non sono arrivati. Intanto lui è l’unico parlamentare a portare soldi per questa città, e lo dico senza essere difensore di nessuno”.

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