Reggio Calabria, continuano gli sbarchi ma non cambia il sistema della cosiddetta “accoglienza”
Ennesimo sbarco questa mattina al porto di Reggio Calabria: alle 7:50 a bordo di un’imbarcazione della Guardia Costiera che li ha recuperati al largo, sono stati condotti in città 69 migranti di cui 40 egiziani e 29 siriani. Tra i 29 siriani c’è anche una donna, gli altri sono tutti uomini.
Dopo lo sbarco, i migranti sono stati controllati come da protocollo Covid e trasportati presso la struttura sportiva del Palloncino, nei pressi dello stadio Granillo, in condizioni disumane (sotto un tendone dove la temperatura arriva a valori elevatissimi, con due soli bagni e due sole docce), negando per giunta l’utilizzo di una delle poche strutture ai giovani reggini che ci praticano sport.
Ennesimo sbarco di migranti a Reggio Calabria, la nota di Maurizio Condipodero – Presidente CONI Calabria
“Da poche ore sono stati “accolti” una settantina di migranti all’interno del “Palloncino G. Campagna” di Reggio Calabria. Premesso che le virgolette sulla parola accolti sono esclusivamente a sottolineare l’inadeguatezza di una struttura sportiva ad ospitare persone che fuggono dai loro paesi per inseguire il sogno di una vita migliore, arrivando sulle nostre coste dopo veri e propri viaggi della speranza”. Lo afferma in una nota Maurizio Condipodero – Presidente CONI Calabria.
“Qualche settimana fa, con la Giunta Regionale del CONI, avevamo preso una posizione forte contro l’occupazione delle strutture sportive per l’accoglienza perché accogliere, non vuol dire privare i giovani reggini delle loro passioni e le società sportive del loro lavoro. Questo appello, purtroppo, non ha sortito gli effetti che speravamo, proprio per questo nelle prossime ore, invierò una lettera al Prefetto Mariani per richiedere un incontro e provare a trovare una soluzione definitiva a questa triste vicenda”.
Le immagini dei migranti sbarcati al porto di Reggio Calabria | VIDEO
