L’Europa insiste: “il Ponte sullo Stretto è necessario”. Armao scrive al Comitato Ue delle Regioni

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La Commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE (Coter) del Comitato europeo delle Regioni ha approvato all’unanimità il parere “Orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)”. Il Vicepresidente della Regione Siciliana rilancia con una la “Proposta di continuità statale dei corridoi delle Isole europee – Ponte sullo Stretto di Messina”

Il Ponte sullo Stretto sbarca ancora nelle aule dell’Unione Europea. Il Vicepresidente e Assessore della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha indirizzato una lettera a Isabelle Boudineau del Consiglio della Regione Nuova Aquitania e Relatrice del parere TEN-T. L’obiettivo del rappresentante siciliano è di complimentarsi principalmente per l’approvazione all’unanimità del progetto di parere “Orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)” da parte della Commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE (Coter) del Comitato europeo delle Regioni, alla quale ha partecipato e che ha appena terminato i lavori a Praga.

“Nell’intervento svolto – che qui ribadisce Armao – ho sottolineato quanto rilevi lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) per le Isole europee, escluse della rete e dei cui essenziali collegamenti deve tenersi conto, anche alla luce della risoluzione approvata dal Parlamento europeo “Isole e politica di coesione: situazione attuale e sfide future” (A9-0144/2022-159), con la relazione dell’on. Younous Omarjee”. In questo senso “ho espresso la richiesta che il parere offra specifica attenzione alla condizione di svantaggio delle Isole europee, richiedendo alla Commissione UE di considerare nell’articolazione dei corridoi europei i collegamenti con le Isole come prioritari, proprio perché connessi a penalizzanti situazioni di discontinuità territoriale. Ribadisco, quindi, la richiesta di inserimento nella versione per l’Assemblea plenaria di ottobre, del principio della non interrompibilità dei corridoi TEN-T ricompresi negli Stati membri quando collegano isole (per distanze inferiori ai 5 km)”.

Questo riguarda, prioritariamente, la condizione della Sicilia, spiega il Vicepresidente Armao, “percorsa dalla parte terminale del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che subisce un’ingiustificata interruzione sullo Stretto di Messina a causa dell’omessa previsione della realizzazione del Ponte, pur prevista nei piani europei! ed individuata della Conferenza delle Regioni e PP.AA. d’Italia tra le opere prioritarie del Recovery Fund, non è inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), né in quello complementare e richiesta dai Governi della Regione Siciliana e della Regione Calabria”.

“Si pensi che, come sottolineato dalla stessa Commissione nominata dal Governo italiano, in termini di percorrenza superare i quasi tre km che separano la Calabria dalla Sicilia, equivale a percorrere 300 km di autostrada (All.2), introducendo così nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo un “imbuto”, fonte di grave svantaggio per cittadini ed imprese di Sicilia, ma anche d’Europa, costretti sovente a sopportare costi aggiuntivi con grave compromissione dei diritti di cittadinanza ed alterazione della concorrenza. E’ il momento di voltare pagina, superando incertezze anacronistiche”, conclude Prof. Gaetano Armao.

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