Vaccini, FDA: “contro Omicron l’efficacia diminuisce nel tempo”. Chiesto l’aggiornamento entro l’autunno

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L’ente governativo statunitense avanza la richiesta alle aziende farmaceutiche: “servono booster vaccinali sicuri ed efficaci in grado di fornire protezione contro le varianti circolanti ed emergenti per prevenire le conseguenze più gravi del COVID-19”

“I vaccini contro COVID-19 che l’FDA ha approvato e autorizzato per l’uso in emergenza hanno fatto un’enorme differenza per la tutela della salute pubblica e salvando innumerevoli vite negli Stati Uniti e nel mondo. Tuttavia, il SARS-CoV-2, virus che causa il COVID-19, si è evoluto in modo significativo, con recenti ondate in tutto il mondo associate alla rapida diffusione di varianti altamente trasmissibili come l’omicron. I vaccini attualmente disponibili hanno contribuito a ridurre gli esiti più gravi (ospedalizzazione e morte) causati dalla COVID-19, ma i risultati di studi osservazionali successivi all’autorizzazione hanno dimostrato che l’efficacia della vaccinazione primaria diminuisce nel tempo contro alcune varianti, tra cui l’omicron”. E’ quanto scrive in un documento ufficiale la Food and Drug Administration, cioè l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, dipendente dal Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America.

“Inoltre – prosegue il documento – , mentre le dosi di richiamo iniziali hanno contribuito a ripristinare la protezione contro le malattie gravi e l’ospedalizzazione associate all’omicron, gli studi hanno anche indicato che l’efficacia delle prime dosi di richiamo diminuisce nel tempo”. Per tale motivo, visto che “ci spostiamo verso l’autunno e l’inverno, è fondamentale disporre di booster vaccinali sicuri ed efficaci in grado di fornire protezione contro le varianti circolanti ed emergenti per prevenire le conseguenze più gravi del COVID-19”. L’FDA ha quindi chiesto ai produttori di aggiornare i vaccini contro il COVID-19 per tenere conto della variante omicron BA.4/5. Ai produttori verrà anche chiesto di avviare studi clinici con vaccini modificati e contenenti un componente omicron BA.4/5.

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