Draghi: “con i nuovi rigassificatori, completamente indipendenti dal gas russo dall’autunno del 2024”

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Il Presidente del Consiglio ha invitato tutti ad andare a votare, spiegando che “sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese”

A un mese dalle elezioni per decretare il nuovo Governo nazionale, il Premier Mario Draghi è stato al meeting di Rimini, aprendo il suo intervento verso i giovani e il futuro: “vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica. Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza” e l’inflazione “pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese”, ha detto Draghi.

Il Presidente del Consiglio ha invitato tutti ad andare a votare, spiegando che “sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti. Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta”.

Immancabile il passaggio sull’Europa e sul gas: “la credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale. L’Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato – ha detto – protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale”. Le importazioni di gas russo sono “sempre meno significative e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore, gli stoccaggi sono oramai all’80% in linea con il raggiungimento del 90% entro ottobre”. Con i nuovirigassificatori l’Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. E’ un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale”.

I costi del gas, ha detto ancora, “hanno raggiunto livelli insostenibili” con “picchi” più “di 10 volte” rispetto al “valore storico. Abbiamo spinto molto a livello Ue per un tetto massimo al prezzo del gas. Alcuni paesi continuano ad opporsi perché temono blocchi forniture”. Ma i “limiti di questa posizioni” sono evidenti: “l’Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati. Prossimo consiglio europeo sarà presentata una proposta dalla commissione. In questa fase del ciclo economico era giusto dare e non prendere: non abbiamo mai aumentato tasse, tranne quelle per gli extraprofitti” nel settore energetico per chi ha fatto “utili senza precedenti”, un aumento che si è tradotto nella penalizzazione della maggior parte di cittadini e imprese. “E’ giusto e essenziale che contribuiscano senza ritardare”.

“A differenza di altri Paesi europei – ha aggiunto ancora – le forniture di gas russo in Italia sono sempre meno significative, e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore di quanto avrebbe avuto in passato. Il livello di riempimento degli stoccaggi ha ormai toccato l’80%, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro ottobre. Il governo ha predisposto i necessari piani di risparmio del gas, con intensità crescente a seconda della quantità di gas che potrebbe venire eventualmente mancare. Ma avete sentito il ministro Cingolani e cosa preveda per quanto riguarda il risparmio energetico”.

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