Gioia Tauro: spettacolo di apertura della rassegna Synergia 47

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Si è concluso tra gli applausi scroscianti lo spettacolo di apertura della rassegna Synergia 47, tenutosi a Gioia Tauro, in piazza Matteotti

Si è concluso tra gli applausi scroscianti lo spettacolo di apertura della rassegna Synergia 47, tenutosi a Gioia Tauro, in piazza Matteotti. Ad entusiasmare il pubblico gioiese, la Compagnia Algeciras Flamenco con lo spettacolo Sobre las olas, ispirato alle liriche del poeta cileno Pablo Neruda. In scena, chitarra, sax, percussioni, voce e ballo in un mix coinvolgente, struggente, estremamente emozionante per gli spettatori. Il palco vibra ai colpi di tacco e punta, che caratterizzano il baile di Francisca Berton e Caterina Lucia Costa, si fondono con il ritmo fluido di Paolo Monaldi che accompagna con il cajon, mentre Sergio Varcasia viaggia sulle corde, Andrea Leonardi regala atmosfere arabeggianti e la meravigliosa, allegra, passionale e a tratti disperata voce di Ana Rita Rosarillo detta il clima del brano e tiene il tempo con mani, piedi e qualche “olé”.

“È stata una bella serata – esordisce Paolo Monaldi -. Abbiamo presentato questo spettacolo di flamenco ispirato a un periodo particolare, quello della ida y vuelta, quando i marinai spagnoli andavano nelle Indie, ovvero nel Centro-SudAmerica, e riportavano i canti folkloristici delle popolazioni di Cuba, Messico, Argentina, Colombia che poi venivano afflamencati, ovvero inseriti nei palos di flamenco. Le due ballerine che si sono alternate sul palco, Caterina Lucia Costa e Francisca Berton – aggiunge –, hanno presentato, rispettivamente, un flamenco più tradizionale e il flamenco della ida y vuelta”.

Gli abiti di scena sono a volte ricchi di volant e balze sulle ampie gonne, a volte stretti e arricciati ma sempre pronti ad aprirsi per accompagnare il baile. “Il nostro intento è quello di avvicinare il più possibile le persone al flamenco – afferma Francisca Berton -. Lo studio del flamenco della ida y vuelta è sempre finalizzato al pubblico, il nostro intento è regalare bellezza a chi assiste allo spettacolo. In questo tipo di spettacolo – prosegue – il ballo è molto istintivo. Noi ballerine creiamo le coreografie, abbiamo una nostra partitura ritmica in testa che poi si interseca, si adagia sulla musica”.

Ogni “palo”, ogni stile del flamenco detta l’atmosfera dentro cui le ballerine si muovono e si esprimono, da quelli classici a quelli più leggeri. “Ballare una alegria richiede un sentimento forte di allegria, di contentezza – spiega ancora Francisca Berton -, di voglia di creare empatia con il pubblico, mentre i palos più malinconici impongono una qualche nota di tristezza e drammaticità”.

Sobre las olas è il primo spettacolo di flamenco portato in scena a Gioia Tauro, come confermato dal vicesindaco del Comune, Carmen Moliterno, con delega a Spettacolo e Cultura.

“Uno spettacolo bellissimo che è stato molto gradito dalla cittadinanza – dice il vicesindaco -. Ho visto gente che ballava e Gioia Tauro ha bisogno anche di queste iniziative per rinascere. Per questo, ringraziamo le associazioni Amici della Musica e Kairos che, in collaborazione con l’Amministrazione, hanno organizzato questo meraviglioso evento”.

Gioia Tauro e piazza Matteotti saranno protagonisti anche del secondo spettacolo della rassegna Synergia 47, in programma sabato 20 agosto, ovvero So sempe parole d’ammore con l’Archetipo Ensalmble.

“Siamo molto felici di come il pubblico ha accolto lo spettacolo di flamenco – afferma con soddisfazione Antonio Gargano, presidente dell’associazione Amici della Musica -. È una danza viva, intensa e, nonostante sia poco praticata dalle nostre parti, i presenti sono stati inesorabilmente coinvolti. Sono certo che anche sabato avremo ancora una volta un riscontro positivo. La musica napoletana che ci proporrà la nostra amica Maria Ausilia D’Antona, che in pratica abbiamo tenuto a battesimo tanti anni fa – dice sorridendo Gargano -, saprà entusiasmare il pubblico. La scelta meticolosa dei brani, studiata per esaltare questo clima napoletano, nonché l’uso di strumenti antichi – conclude -, sono certo che ancora una volta coinvolgerà, seppur in modo diverso, coloro che vi assisteranno”.

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