Bagno di folla a Cosenza per Giorgia Meloni: “il 25 settembre libereremo l’Italia. Io razzista? A casa mia con regole mie”

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“Alle elezioni per liberare e risollevare l’Italia”, Giorgia Meloni fa il pieno di consensi davanti a circa 5000 persone a Cosenza. Dal caro energia alla guerra in Ucraina, dalle restrizioni all’immigrazione, tanti i temi trattati dalla leader di FdI

È qui in Calabria che voglio spiegare che il declino non è un destino ma una scelta che con un po’ di buona volontà si può invertire. Siamo uomini e donne a cui piacciono le sfide difficili. Ci dicevano che non ce la potevamo fare, che saremmo stati cancellati dai radar della politica e in ultimo quando abbiamo scelto di non appoggiare il Governo Draghi. Non siamo solo vivi e vegeti ma stimati di essere il primo partito alle prossime elezioni e siamo pronti a cambiare l’Italia e a difenderla in Europa. Io sono pronta, Fratelli D’Italia è pronta“. Bagno di folla nella Piazza Kennedy di Cosenza per Giorgia Meloni nell’unica tappa calabrese del suo tour elettorale.

Non penso di poter fare i miracoli ma ho il coraggio che serve per fare una cosa che serve a questa nazione: liberarla dalle troppe lobby di potere che hanno soffocato un popolo. Voi siete pronti a votare un Governo che non vuole avere “amici”? Avete sentito per anni sentire nel Palazzo gente che prometteva e poi quando governava si faceva i fatti suoi. Se il 32% degli italiani avevano votato cinque anni fa i Cinque Stelle con tutto quello che è successo, vi dico che questa è la democrazia. Andate a votare e fatelo con responsabilità”, ha continuato Meloni davanti ai 5000 di Cosenza, per poi promettere: “il 25 settembre abbiamo un’occasione unica per risollevare e liberare l’Italia, evitando che la sinistra torni al governo dopo anni di disastri e restrizioni. Un governo di centrodestra che metta al centro della sua azione le esigenze degli italiani e dell’Italia”.

Caro energia e problema bollette

Ci sono due nazioni come l’Olanda e la Germania che si oppongono al tetto del Gas. La prima perché ha la quotazione del gas e la seconda perchè ha più soldi e in un momento in cui l’energia manca loro possono comprarla anche al prezzo più alta. Due nazioni che difendono i loro interessi nazionali e invece noi che volevamo difendere in nostro interesse nazionali venivamo attaccati. Dobbiamo tagliare gli oneri delle bollette e separare il costo dell’energia dal costo del Gas. Noi paghiamo tutto di più, anche quello delle rinnovabili perché tutto è legato al costo del Gas. Dobbiamo produrre noi energia, lo abbiamo nell’Adriatico e invece lo andiamo a comprare a destra e a manca. Per questo nazione servono idee di sviluppo a cominciare da quello industriale. Il mondo è cambiato e non continuiamo a spendere soldi e non ci concentriamo sulle nostre infrastrutture naturali, che possono davvero modificare la ricchezza di questa nazione. Siamo circondanti dal mare e ci comportiamo come se fossimo la Svizzera. Mancano le infrastrutture commerciali e le navi invece di sfruttare il Porto di Gioia Tauro preferiscono andare in Svezia”, ha dichiarato la leader di FdI.

Rigassificatori e indipendenza dal gas russo

Io sto all’opposizione dell’attuale governo in carica. Quindi se lo dico io in teoria ci siamo tutti. Troviamoci in Parlamento lunedì e proviamo ad approvare delle norme che consentano ai cittadini di avere una situazione sostenibile“, ha dichiarato Meloni che ha aperto all’ipotesi di creare dei rigassificatori per liberarsi dalla dipendenza dal gas russo. “Vanno fatti e nei tempi definiti. Se c’è, come io spero e sono pronta a verificare, un modo per fare il rigassificatore non a Piombino, che è una città che ha già pagato molto, non si faccia lì e si pensi ad alternative. Ma per me l’approvvigionamento energetico nazionale è la priorità. Poi però bisognerà parlare molto seriamente del ruolo del Comune e delle compensazioni”. Liberarsi dalla morsa economica della Russia, secondo la leader di FdI, è anche il metodo migliore per “fermare la guerra in Ucraina”.

Giovani, lavoro e salario minimo

I cittadini continuano a preferire chi parla di programmi che sappiano rispondere concretamente ai problemi che vivono ogni giorno. Abbiamo avuto Governi con persone come Speranza alla Salute, Di Maio Ministro degli Esteri e Toninelli ministro delle infrastrutture. Quanto facevamo presente all’Europa che l’Italia deve cercare d difendere i suoi interessi nazionali, ci dicevano che eravamo sovranisti”. Ha dichiarato il volto di Fratelli d’Italia che ha poi aggiunto: “abbiamo svenduto i marchi italiani che erano e sono l’eccellenza nel mondo. Dobbiamo formare i nostri giovani dando a tutti le stesse opportunità. La Dad ha creato delle disuguaglianze clamorose. Occorrono borse di studio anche per meriti sportivi. Devi avere la tua occasione e dobbiamo creare posti di lavoro con il sostegno dello Stato. L’assegno unico va implementato, bisogna garantire sicurezza nelle nostre città. Il salario minimo? È un bluff, il vero problema è che la tassazione è al 47%. Se tu vuoi favorire le persone devi abbassare il costo del lavoro. Servono dei segnali chiari: non disturbare chi vuole fare. Se voglio assumere, dare un bonus ai miei dipendenti non devo pagarci sopra le tasse. Lo Stato deve garantire e non prendere appena può. Non non crediamo più allo Stato, siamo diventati egoisti e pensiamo solo a noi stessi. Il popolo si deve risollevare insieme e credere nelle istituzioni”.

Immigrazione e razzismo

Quando parlo di immigrazione mi criticano: ‘ah la Meloni è una razzista’. Il problema è che in uno stato normale e giusto non c’è distinzione tra immigrati e profughi. La prima regola è che a casa mia entri con le mie regole e se le violi non entri. Chi richiese asilo ha dritto ad essere accolto e lo abbiamo sempre fatto come con i profughi dell’Ucraina e le migliaia di persone in fuga dalla guerra. Immagini ben distante da quei barconi stipato da uomini da età da lavoro. In genere chi scappa dalla guerra sono principalmente donne e bambini. Noi per paradosso rischiamo di non dare protezione a chi scappa davvero dalla guerra”, ha concluso Giorgia Meloni.

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