La Destra ha già vinto le elezioni. Su questo sono tutti d’accordo. Vediamo perché
Di Kiirieleyson – Vediamo i vari punti.
PRIMO PUNTO. Al di là dei sondaggi lo dice l’aritmetica.
La legge elettorale attuale era stata concepita per premiare le coalizioni, grazie alla quota di seggi distribuiti con il sistema maggioritario, che sono impossibili da ottenere da un partito che si presenta da solo o con una colazione complessivamente debole, dato che, in ogni collegio uninominale, risulta eletto chi ottiene un solo voto in più di tutti gli altri.
La coalizione di centro-destra, o meglio di destra-centro, è oggi la più forte in termini di consenso nell’elettorato italiano ed è pertanto destinata ad accaparrarsi probabilmente almeno l’80% dei seggi uninominali e quindi ottenere la maggioranza in Parlamento, anche se si arrivasse poi in termini di voti.
SECONDO PUNTO. Il fronte opposto al Centrodestra è, con ogni evidenza, consapevole di questa situazione (e non ha inteso fare niente al riguardo), essendo composto da tanti soggetti politici che vanno in ordine sparso. Le possibilità di vittoria sono praticamente nulle per ognuna delle tre componenti di questo fronte.
Il PD, per parola del suo segretario, si pone l’obiettivo di risultare il primo partito italiano. Se ciò avvenisse, sarebbe equivalente alla soddisfazione di risultare il primo dei non eletti, al netto di qualche posto in più a Montecitorio o Palazzo Madama.
Per Calenda-Renzi l’obiettivo è quello di arrivare con una rappresentanza in Parlamento, magari per fare da ago della bilancia nel caso in cui il futuro governo di centrodestra dovesse per qualche motivo andare in crisi, come per esempio, se non dovesse realizzarsi il sogno da bambino di Berlusconi di diventare presidente della Repubblica.
Gli obiettivi di questi due gruppi sono evidentemente degli obiettivi minimi, comunque dignitosi, tuttavia non certamente in linea con le aspettative di chi ritiene di poter avere chance di governo.
Infine, i 5 Stelle che, nel frattempo, hanno scoperto che con la democrazia diretta non si gestisce nemmeno un condominio non è chiaro cosa vorrebbero, oltre a voler mantenere il reddito di cittadinanza.
TERZO PUNTO. il Centrosinistra parla di ius soli, di ius scholae, dell’Europa, di transizione energetica, di Ucraina, contro l’invasore russo, di debito pubblico al 160% che bisogna correggere e via dicendo. Tutti argomenti nobili e importanti, sicuramente condivisibili in larga parte in una nazione socialmente avanzata, sono tuttavia lontani dai pensieri della maggioranza della gente che sogna, da una parte, qualche centinaio di euro in più in busta paga e il costo della benzina ai livelli pre euro e, dall’altra, la certezza che non gli venga scalfito il patrimonio. Inoltre, nel centro sinistra si annidano quelli del NO-TUTTO, dal no Ponte, alla no TAV, dal no alle centrali nucleari fino al no alle trivelle; di certo saranno belli e puri, ma non suscitano, con altrettanta certezza, grande entusiasmo nel contesto produttivo.
D’altra parte il Centrosinistra ha definitivamente perso l’occasione avuta con Renzi, che di certo ha commessi gravi errori, di affrancarsi dal vecchio retaggio che sopravvive ancora in molti al suo interno per costruire quello spazio liberal-progressista che avrebbe potuto conciliare economia e progresso sociale.
I Centro destra usa invece parole semplici e dirette alla pancia della gente, per comprendere le quali non serve avere studiato il latino o l’economia e, soprattutto, propone obiettivi cui nessuno potrebbe definirsi contrario: chi non vorrebbe infatti una tassazione ridotta al 15%? e chi non vorrebbe andare in pensione qualche anno prima di quanto dica la “malefica” legge Fornero? E quale pensionato che prende 600 euro di assegno mensile non vorrebbe averne 1000? E poi, quale impresa o famiglia non vorrebbe ricevere generose provvidenze? E chi, destinatario di una cartella esattoriale, non desidererebbe poterla cestinare?
Tutti obiettivi eccellenti. Tuttavia, come poterli raggiungerli, non è dato sapere. Ma questo, a quanto pare, non sembra rappresenti un problema. In qualche modo si farà. Tanto, nello spararle grosse, non è morto mai nessuno e, soprattutto, nessuno ti ha poi mai chiesto il conto.