Medici cubani in Calabria, De Matteis (Smi): “non è la soluzione alla carenza di personale”

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Cosmo De Matteis, presidente nazionale emerito del Sindacato dei medici italiani (Smi), ha commentato la notizia dell’accordo della Regione Calabria per ottenere 496 medici cubani

“Il presidente della Calabria Roberto Occhiuto ha annunciato di avere fatto un accordo con il governo di Cuba per l’invio nella regione di circa 500 medici nei prossimi mesi, per sopperire alla mancanza di personale negli ospedali calabresi. Lodiamo i medici cubani per la loro solidarietà verso i cittadini calabresi ma non è questa la soluzione per la sanità calabrese”. Così Cosmo De Matteis, presidente nazionale emerito del Sindacato dei medici italiani (Smi).

“Bisogna affrontare – sostiene – le questioni strutturali della sanità calabrese per rispondere al bisogno di salute dei cittadini. Siamo dinnanzi all’assenza di una programmazione sanitaria che tenga conto dell’esigenze della popolazione. I medici e pazienti calabresi continuano ad emigrare al Nord perché non vi sono i presupposti e le condizioni per curarsi e lavorare in sanità nella nostra regione”. Per De Matteis si ricorre ai medici cubani piuttosto che “porre le basi per far fronte alla carenza di medici e di personale sanitario”.

“Si è previsto poi – si chiede – di affiancare i medici cubani con cinquecento traduttori per far sì che i cittadini calabresi possano comunicare?”. “Ci aspettiamo – conclude il presidente nazionale emerito dello Smi – parole chiare sul debito contratto dalla sanità e sulle cause della fuga della regione di medici del pronto soccorsi e dall’altre specialità sanitarie. Bisogna superare la logica dell’emergenza e programmare una seria politica sanitaria regionale per assicurare il diritto alla salute a tutti i cittadini”.

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