Occhiuto contro le cooperative private dei medici: “stiamo scoperchiando un sistema di interessi milionari. Non starò fermo mentre gli ospedali chiudono” | VIDEO

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Calabria, Occhiuto si scaglia contro le cooperative private: “un loro medico costa 50mila euro al mese. La nostra scelta tocca fatturati da milioni di euro, non ci fermeremo”

E’ stato un consiglio regionale ricco di tensione, quello che si è tenuto oggi a Palazzo Campanella a Reggio Calabria con all’ordine del giorno la questione sanità ed i medici cubani. Nel suo intervento, il presidente Roberto Occhiuto, visibilmente contrariato, spiega i fatti: “quello con i medici è un accordo transnazionale garantito dalla legge. Questa iniziativa l’ho assunta perché sapevo che c’era una norma introdotta durante la pandemia che dava possibilità ai sistemi sanitari di fare accordi del genere. Sono stato più bravo o imprudente di altri presidenti. Non sono stato con le mani in mano e non starò con le mani in mano. Delle polemiche me ne faccio carico, ma rispetto alla responsabilità che avverto quando leggo che qualcuno muore nei nostri ospedali delle polemiche a me non interessa nulla. Io vado avanti, fino alla fine”.

L’iniziativa – rimarca Occhiuto – non è in alcun modo alternativa alle attività di reclutamento che stiamo facendo attraverso procedure di selezione a tempo indeterminato. Una procedura a tempo determinato ha però tempi più brevi. Nella prossima settimana incontreremo di nuovo gli ordini dei medici e i sindacati perché gli uffici hanno preparato un altro pacchetto complessivo per reclutare medici. Questo Consiglio ha approvato prima che si avviasse la misura per i medici cubani, una legge che ci doveva dare possibilità di reclutare medici non specializzati. Su quella legge l’opposizione ha votato contro, ma poi è stata impugnata dal Governo. L’ha fatto per la Calabria ma anche per il Piemonte. Il tema della carenza dei medici insomma investe tutto il paese. Negli ultimi anni a causa del covid c’è stata una distorsione del mercato dei medici. Sono nate cooperative di medici che sono rimaste anche dopo, e molti medici oggi si dimettono dal pubblico e vanno in queste cooperative dove i 2300 euro li guadagnano in due giorni rispetto ad un contratto normale del pubblico. La nostra regione sta diventando apripista nel rompere questo sistema, per questo si sta facendo tutta questa polemica, perché sono stati toccati interessi straordinari. Insomma, l’iniziativa privata lucra sulla intermediazione del lavoro”.

“Tutti i nostri concorsi sono aperti agli specializzandi. Ma hanno difficoltà ad andare a Locri e Polistena, mentre sono disponibili ad andare al Mater Domini, al Gom, nelle città. L’associazione degli specializzandi mi ha chiesto di realizzare una manifestazione interesse, io ho accolto la proposta ma chiedo che manifestino interesse non solo per gli Hub ma anche per gli ospedali che sono più in difficoltà. Gioia Tauro è di fatto chiuso perché ci servono 3 medici e 5 infermieri. Stiamo facendo di tutto per evitare la chiusura degli ospedali. Da sottolineare che, nei nosocomi della provincia di Reggio, arriveranno nuovi macchinari medici moderni. Non starò con le mani in mano mentre gli ospedali chiudono, non mi interessano le polemiche quando leggo che si muore nei nostri ospedali. Io vado avanti fino alla fine”, conclude Occhiuto.

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