Pnrr, ultima mazzata per il Sud. Rampelli: “senza Ponte sullo Stretto consegnata ricchezza ad altri”

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Durante la seduta sullo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, il vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia critica i progetti del Pnrr: “non c’è alcun desiderio di colmare il divario che esiste imperterrito tra nord e sud. Non è vero che l’Alta Velocità arriva a Reggio Calabria, senza Ponte sullo Stretto non arriverà neppure in Sicilia e non ci saranno investimenti sui porti”

“Dando un’occhiata al Pnrr sul tema dei trasporti e della mobilità troviamo delle gravi inadempienze. Tra queste voglio ravvedere l’assenza di alcun desiderio per colmare il divario infrastrutturale che esiste imperterrito tra nord e sud. Il Pnrr non porta l’Alta velocità in Sicilia, da qui il divario storico nello Stretto di Messina. Un ultimo ponte sul mare Adriatico è stato completato in Croazia, soltanto noi siamo incapaci di costruire un’opera che è stata ideologizzata, perché la sinistra vive di astrazioni. Ma se non c’è il Ponte come portiamo questa ricchezza al Sud?”. E’ quanto ha affermato oggi in Parlamento l’on. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia, durante la seduta sulla Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68, recante disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Approvato dal Senato).

L’assenza del Ponte sullo Stretto, come fa giustamente notare Rampelli, rende inutile l’arrivo della vera Alta Velocità fino a Reggio Calabria e poi in Sicilia. Una situazione che taglia l’Italia fuori dagli aspetti commerciali e logistici: “le merci che arrivano dall’Oriente che attraverso il Canale di Suez come le portiamo sul Continente? E’ impossibile se non c’è un collegamento veloce sui traghetti e la navi Caronte che partono da Messina e arrivano a Reggio Calabria. Non basterebbe neppure il Ponte sullo Stretto, bisognerebbe rinforzare il sistema infrastrutturale la mobilità ordinaria su gomma e su ferro nella Sicilia stessa. Dobbiamo sviluppare i porti per prendere tutto quel ben di Dio che c’è al Sud, che tutto il mondo vuole e ci invidia, e portarlo nella parte ricca del mondo”.

L’onorevole Rampelli si sofferma ancora una volta sull’Alta Velocità e smentisce il fatto che questa arrivi fino a Reggio Calabria: “l’Alta Velocità si ferma a Romagnano, in Campania. E’ questa la storia. Non è vero che l’alta velocità arriva al Sud. Il Governo mi smentisca. Dalla Campania a Reggio Calabria si velocizza solamente quello che esiste. Il riassunto è che non si fa l’Alta Velocità al Sud, non si fa in Sicilia, non si costruisce nemmeno il Ponte sullo Stretto, così intanto le navi superano le nostre coste, vanno oltre lo Stretto di Gibilterra e si fermano al porto Rotterdam nel Nord Europa. Complimenti a colore che ci ha messo qualche anno per capirlo, però non ci voleva una scienza infusa per capire che le cose stavano così. Nel Pnrr non si fa nulla per cogliere questa possibilità, nulla è presente neppure nei fondi complementari, stiamo consegnando la ricchezza a parti terze”.

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