Ponte sullo Stretto, l’odg di Siracusano sfiora l’approvazione: voti contrari di Pd, M5S e Leu

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L’ordine del giorno è stato bocciato per pochissimi voti: il deputato messinese Matilde Siracusano aveva chiesto di rivedere la decisione assunta in merito alla realizzazione di un nuovo studio di fattibilità, destinando le risorse già stanziate per aggiornare il progetto già esistente del Ponte sullo Stretto a campata unica

Sempre più Parlamentari vogliono la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. E’ stato bocciato per un soffio (194 contrari e 188 favorevoli) l’ordine del giorno presentato dal deputato di Forza Italia, Matilde Siracusano, con il quale chiedeva all’esecutivo, seppur in carica per gli affari correnti, di rivedere la decisione assunta in merito alla realizzazione di un nuovo studio di fattibilità, destinando le risorse già stanziate dal ministro Enrico Giovannini per aggiornare il progetto già esistente per la realizzazione dell’infrastruttura di collegamento stabile a campata unica.

L’odg non è stato approvato, ma si tratta comunque di un segnale di attenzione importante per i siciliani e per i calabresi che da decenni chiedono chiarezza e azioni concrete in merito al Ponte sullo Stretto. Dai numeri di oggi è chiaro che in Parlamento è sempre più pressante la presenza di deputati e senatori a favore dell’opera di collegamento tra la Sicilia e la Penisola italiana. “Sarà il Centrodestra, dopo aver vinto le elezioni, a dare seguito – senta tentennamenti – al volere dei cittadini”, afferma la messinese Matilde Siracusano. In questi giorni diversi esponenti del Centrodestra hanno affrontato il tema della realizzazione del Ponte, dai leghisti Matteo Salvini a Nino Germanà, passando per l’esponente Fdi Fabio Rampelli, è chiaro quindi che sarà un punto centrale della campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre, nella speranza che le battaglie ideologiche e politiche possano lasciare spazio a quella concretezza di cui Sicilia e Calabria hanno bisogno da decenni per tentare di ridurre il gap infrastrutturale col Nord.

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“L’Aula della Camera dei deputati ha bocciato, per soli 6 voti, un mio ordine del giorno presentato al decreto Infrastrutture, in questi giorni all’esame di Montecitorio, che chiedeva al governo di rivedere la decisione assunta in merito alla realizzazione di un nuovo studio di fattibilità per il Ponte sullo Stretto di Messina. Durante il mio intervento ho voluto spiegare la ratio della mia proposta. È davvero assurdo, infatti, che l’esecutivo e il ministro Giovannini abbiano deciso di appaltare un nuovo studio per un Ponte a più campate – ipotesi già respinta diverse volte nel recente passato – impiegando tra l’altro circa 50 milioni di euro di risorse pubbliche per questo lavoro. Con il mio odg chiedevo di sospendere questo studio di fattibilità – che dovrebbe terminare addirittura nel 2023 -, di riprendere il vecchio progetto immediatamente cantierabile ad un’unica campata, e di utilizzare i finanziamenti messi il campo per un suo veloce aggiornamento. Il governo non ha preso posizione e si è rimesso all’Aula. Il centrodestra ha votato compattamente a favore, mentre Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Leu hanno votato contro. Oggi dal Parlamento poteva arrivare un bel segnale, così non è stato a causa della scelta della sinistra, che non ci sorprende neanche tanto. È bene comunque che a 50 giorni dalle elezioni politiche del prossimo 25 settembre ci sia stato un momento di chiarezza su questo tema. I cittadini, in particolar modo quelli siciliani e calabresi, sapranno giudicare”. Così Matilde Siracusano, deputato messinese di Forza Italia.

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