Ucraina, qualche prova di normalità nonostante la guerra: riparte il calcio, ma a porte chiuse | FOTO

  • Ucraina riparte calcio Shahktar-Metalist
    Foto di Roman Pilipey / Ansa
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    ROMAN PILIPEY
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StrettoWeb

In Ucraina, oggi, è ripartito il campionato di calcio. Il match inaugurale è stato tra lo Shakhtar Donetsk dell’ex De Zerbi e il Metalist 1925 di Kharkiv (terminato 0-0), seguito poi da altre tre sfide

L’ultima volta, 8 mesi fa circa. Inizio 2022. Un 2022 che, per l’Ucraina, anzi per l’Europa e il mondo intero, non cominciava molto diversamente da come si erano conclusi gli altri due. Niente Covid, questa volta, ma i bombardamenti russi verso il paese europeo. Nulla è cambiato, da allora. Rispetto a 8 mesi fa, a quel gennaio, però, ora c’è qualche piccola prova di normalità, per quanto possibile, perché fino a che c’è guerra non è normalità.

In Ucraina, infatti, oggi è ripartito il campionato di calcio. Il match inaugurale è stato tra lo Shakhtar Donetsk dell’ex De Zerbi e il Metalist 1925 di Kharkiv (terminato 0-0), seguito poi da altre tre sfide. Seppur il calcio sia sempre quello, non si può definire una ripartenza totale, però, in Ucraina. Tante le limitazioni, tra piani di evacuazione già programmati in caso di attacchi durante le partite e porte chiuse. Non ci saranno tifosi, infatti, sugli spalti, come durante il lockdown. Rischio ancora troppo alto per chi ha intenzione di spostarsi per dirigersi verso lo stadio. E poi, fuori dagli impianti, a circa 500 metri, rifugi antiaerei per controllare la situazione ed eventualmente accogliere calciatori, staff e arbitri che troverebbero lì rifugio in caso di attacco improvviso. A corredo dell’articolo, le immagini della gara inaugurale.

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