Elezioni, “di chi è la colpa se ora abbiamo Meloni e Salvini?”: Boschi-Speranza e le accuse tra sconfitti

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Speranza attacca Boschi: “voi volevate costruire un’alternativa a noi, ma il nostro avversario politico è il Centrodestra”. La rappresentante di Italia viva replica: “è colpa del Pd!”

E’ scontro tra Maria Elena Boschi e Roberto Speranza. Nel corso della trasmissione Di Martedì, andata in onda ieri sera, la rappresentante di Italia viva e il Ministro della Salute hanno commentato l’esito delle elezioni politiche che hanno visto la vittoria di Giorgia Meloni e quindi della coalizione di Centrodestra. Merito agli avversari politici, certo, ma anche un accusarsi a vicenda tra le due compagini (Terzo Polo e Centrosinistra in questo caso). “Oggi c’è un governo, che è quello di centrodestra, e ci sono due opposizioni – esordisce Boschi – . La nostra, quella del Terzo polo, che ha Macron come riferimento, e un’altra opposizione, che è quella della sinistra più radicale, che difende il reddito di cittadinanza, che guarda a Mélenchon. Il Pd, da che parte sta?”“Il mio avversario è la destra – risponde dal canto suo Speranza – . Sono una persona di sinistra e di centrosinistra. Non ho capito fino in fondo chi è il vostro avversario. Noi saremo la principale opposizione in Parlamento, quel che conta sono i numeri”.

Mancanze di proposte adeguata o colpa della mancata alleanza? Boschi e Speranza continua a darsele di santa ragione (verbalmente) per oltre cinque minuti. La discussione verte sul non essere riusciti a fermare Meloni, Salvini e Berlusconi, ma non tocca mai il contenuto dei programmi presentati agli elettori. Il Ministro della Salute arriva alla conclusione che far cadere prima il Governo Conte e poi quello Draghi siano stati dei grandi errori: “ora la conseguenza è che abbiamo Meloni e Salvini”, sbotta Speranza. “No! – sottolinea Boschi – Meloni ce l’abbiamo grazie al Pd! Dopo Conte, c’è stato il governo Draghi. Abbiamo avuto un anno e mezzo di Draghi, e lei che è stato ministro dovrebbe saperlo”, conclude senza però riuscire a trovare un punto d’intesa nel dibattito.

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